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WALL E |
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Trasferitasi da poco in un'antica dimora, la giovane Coraline scopre una porticina segreta che, oltre il muro, la mette in comunicazione con una realtà alternativa dove gli "altri genitori" non la trascurano e paiono anzi riservarle cure e attenzioni eccessive. Che le lusinghe nascondano la volontà d'intrappolarla per sempre? Coraline segna il ritorno di Henry Selick dai fasti del suo indimenticato capolavoro in stop-motion NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS nuovamente alle prese con l'animazione di pupazzi su sfondi darkissimi. Purtroppo non gli riesce pienamente la magia che aveva reso grande il film del '93 e se questo suo ultimo lavoro si giova di una tecnica davvero magistrale tale da farti scambiare in più di un'occasione i bambocci animati a passo-uno per attori in carne ed ossa, lo stesso non si può dire per una storia (da un romanzo di successo) che subisce i postumi di una riduzione forse un po' frettolosa, da farle mancare di fatto quell'ampio respiro che avrebbe giovato di una suggestiva pausa inframmezzata al ritmo invece forsennato. Ciò detto non si può non amare un'opera che omaggia alcuni cult horror, in un girotondo che va dal cult tv NON AVERE PAURA DEL BUIO (la porta murata che cela l'orrore) passando per la BALLATA MACABRA di Dan Curtis (l'altra casa di Coraline che si trasforma al suo arrivo e si disgrega nel suo addio) con citazioni che rimandano a mostri sacri più recenti (Freddy Krueger e il suo letale guanto uncinato). Gli attimi di reale fascinazione macabra (la prima apparizione dell'altra madre, il "regalo" consegnato a Coraline collegato al fatale destino che l'attenderebbe) e l'horror vacui si mescolano così a momenti di felice, folle divertissement (il teatro meccanico delle due inquiline davanti ad un pubblico festoso e latrante di schnauzer nani) dando il via ad un pirotecnico vaudeville che stordisce un po' pur risultando innegabilmente stuzzicante. [FB] |
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[ID] di H. SELICK, ANIMAZIONE, USA, 2008, 110', 1.85:1, VOTO: 8 |