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●● ½
V PER VENDETTA |
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"nostalgico e fondamentalmente un film drammatico, all'opposto di quanto c'era in Rocky 4" |
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Il figlio di Apollo Creed, conquistato il titolo grazie all'allenatore Balboa che aveva creduto in lui, viene sfidato da Victor Drago: figlio di chi aveva ucciso il padre del primo sul ring. Rocky si oppone alla sfida... "Creed 2" è il seguito di CREED tentativo, si disse in generale, riuscito, di rilanciare la saga di ROCKY passando il testimone dallo "Stallone Italiano" ormai vecchio e raggrinzito, ad un testimonial più giovane. L'uomo di Colombo pensato da Sylvester Stallone era stato riutilizzare il defunto "Apollo Creed" nelle veci del figlio non riconosciuto. Questo secondo capitolo parte dal pugile che conquista il titolo mondiale, ma già prima avevamo visto il figlio di "Ivan-ti-spiezzo-in-due-Drago", cattivo anche più del padre Dolf Lundgren, ambire a rubargli il titolo e, in seconda analisi, farlo ovviamente a pezzi. Stesso copione come si può immaginare: prima le prende, perché sottovaluta l'avversario, e poi le da. La motivazione gliela darà la figlioletta appena nata. Il registro drammatico che inanella nella parte centrale prevede il dilemma della moglie e neo-madre, che si trova potenzialmente nella stessa posizione che fu della madre di 'Creed': l'eventualità di ritrovari sola ad allevare la piccola, causa la morte del padre sul ring. E come tutti i film di "ritorni" che si rispettano, vediamo apparire durante una cena gelida e regale, anche quella Brigitte Nielsen poi addirittura moglie di Stallone nella vita reale, per poi finire a 'Domenica In" con la Venier (l'incredibile cimitero degli elefanti mondiale). A suo modo divertente la trovata che vede l'allenamento a base di mazza spaccapietre dei carcerati condannati ai lavori forzati in mezzo al deserto, e di bagni in vasche ricolme di ghiaccio. Riesce a fare meglio di ROCKY IV e ci voleva poco, e acquista nella parte finale il consueto afflato epico-eroistico. Nostalgico e fondamentalmente "un film drammatico". [FB] |
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[ID] DI E Con S. STALLONE, >>, DRAM, USA, 2019, 130', 2.35:1 |