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MATCH POINT |
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Cento anni dopo l'anno Mille, un maniscalco scopre di essere figlio di un nobile in partenza per le Crociate. Ancora sta piangendo la moglie suicida, uccide un prete (qualcuno ha capito il perché?!) e si "arruola per purificarsi" nell'esercito di Dio. In realtà è un maoista inconsapevole e diverrà un simbolo per cristiani e musulmani. Quando avevo letto che Ridley Scott avrebbe fatto un film sulle Crociate avevo temuto il peggio. Il suo precedente lavoro, pur tecnicamente ineccepibile, era un superficiale documentario compiacente alle truppe americane "salvatrici del mondo". Qui, il buon regista si è riscoperto pacifista (ciò avrà fatto contenta pure la sua ex, la pasionaria Susan Sarandon) così come il Re cristiano della roccaforte di Gerusalemme, Baldovino, che con saggezza mantiene una precaria pace col Saladino, mentre "i signori della guerra" tramano all'ombra delle palme. Ci sono un tris di ottimi attori come Liam Neeson, Jeremy Irons e Edward Norton (notevole come sempre, nonostante sia celato agli occhi dello spettatore da una maschera d'argento) a fare da contraltare a... Orlando Bloom. Immagino il cineasta: "fa la faccia seria... ok, ti viene bene... ora ridi... no, meglio di no... disperati... no, non ci siamo... l'ira, voglio vedere l'ira... e questa sarebbe ira? Vabbé, resta con la faccia seria". Sì, perché per TUTTO IL FILM, l'Orlando qui fa QUELL'UNICA espressione. A parte questo, "Le Crociate" mette in mostra la padronanza del mezzo di Scott: ogni inquadratura è cesellata, l'uso del ralenty è sapiente ed efficace, le pur barocche scene d'azione sono girate con grande maestria e se ricordano a tratti il jacksoniano "Ritorno del Re" (dagli scontri delle due fazioni di cavalleria all'assedio di Gerusalemme -che sembra Minas Tirith- con l'ausilio di catapulte e di torrette mobili, sino alla breccia nelle mura e ai disperati corpo-a-corpo) denotano maggior realismo nella messinscena. E poi c'è Eva Green. [FB] |
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[KINGDOM OF HEAVEN] di R. SCOTT, con O. BLOOM, E. GREEN, DRAMMATICO, USA, 2005, 145', 2.35:1, VOTO: 7 |