F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE WITCH
THE NEON DEMON
THE WAILING
BASKIN
31
THE CONJURING 2
HUSH IL TERRORE DEL SILENZIO
THE FOREST
THE INVITATION
YOGA HOSERS
SOMNIA
JEEPERS CREEPERS 3
HOLIDAYS
*PARADISE BEACH
THE BOY

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il ritorno di Verbinski all'horror è un gotico moderno e visionario che deraglia nel fantasy"

 

 

Impiegato in una multinazionale va in trasferta in Svizzera, dove ai piedi della Alpi è la SPA fondata in un castello ottocentesco dove deve recuperare uno dei capoccia nelle cui mani è il destino della società... "L'unica cura alla condizione umana è la malattia: solo così si può coltivare la speranza di una guarigione". Gore Verbisnki si è fatto attendere ben 16 anni da un proprio ritorno al genere, dopo averci fatto sussultare con un remake, quello del nipponico  THE RING  (cosa rara) ben superiore al prototipo. Questa volta il soggetto è del tutto originale, e il tipo qui si sbizzarrisce letteralmente, spaziando tra i generi con una naturalezza (e perché no: una sfacciataggine) rara. Il talento visivo è dalla parte sua e non si discute (monolitici e inquietanti grattacieli che paiono lapidi tombali, una strada montana ripresa shininghianamente, serpenti avvinghianti enki/lovecraftianamente, ma soprattutto la magnifica prima apparizione della virginale ragazza (che pare l'iper-tiroidea Shelley Duvall giovane) senza tempo osservata dal basso del castello). In un calderone di immagini tetre, suggestioni da fiabe nere, vasche... anche di deprivazione sensoriale... zeppe di anguille, manieri rinati dalla ceneri di roghi inquisitori, retaggi di ancestrali riti ("corpi disidratati, ridotti come mummie egizie") il povero Dane deHaan (bravo ma non sempre convicente) sottoposto ad ogni genere di tortura (l'intubazione e quel ne segue è da incubi) l'atmosfera soprattutto è il punto forte della pellicola, "La Cura dal Benessere" è "tanta roba", ma in fin dei conti un gotico moderno che omaggia Freda, presentando pure un deragliamento fantasy deltoriano che si presta a svariate interpretazioni: [EVIDENZIA LO SPOILER] cos'è il ghigno che sfoggia il protagonista nel folle finale in bici, mentre i soci accorsi al suo capezzale lo apostrofano: "Dio mio, cos'ha fatto?!". O forse solo "sta sognando, e non lo sa...". Notevole! [FB]

 

[A CURE FOR WELLNESS] di G. VERBINSKI, con D. DE HAAN, J. ISAACS, HORROR, USA, 2016, 146', 1.75:1