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T R A I L E R

   
     

 

Un tizio mascherato da terminator, distribuisce biglietti per il cine gratis. Si precipitano "un tot". Moriranno. "Faranno dei cimiteri le loro cattedrali e delle città le vostre tombe". "Demoni" è un crogiuolo di rozzume. Già l'inizio non è dei migliori: l'atroce motivetto elettronico di Simonetti, plagia "Blade Runner" e "In the Hall..." di Grieg (ogni tanto, lui ci mette del suo e rutta al vocoder). La trama è poi quanto di più sgangherato si possa immaginare, tanto che si succedono ininterrottamente situazioni assurde: una moto in esposizione all'entrata del cinema (con su un fantoccio mascherato da demonio), la "mascherina" che si aggira su e giù per la sala con la torcia elettrica come un vigilantes, un pappone nero e due mignotte volgarissime, un cieco (!), Urbano Barberini, e potrei continuare. La recitazione del quartetto protagonista (c'è pure Natasha Hovey) è ai minimi sindacali: quando osservano il mignottone in trasformazione, la performence è da recita scolastica. E il doppiaggio? Fate caso poi al negrone doppiato da un ragazzino al quale hanno detto "fai la voce grossa da negrone". Scoppia il panico, e si da il via al solito rockaccio "spesso", mandando a ramengo qualunque residuo di tensione che poteva -eventualmente- scaturire. E che dire dei giovinastri punk che si tagliano la "ggioga" con la strafatta che biascica: "Anche nelle mutande m'è andata a finire sta puttana di roba!", ripresa dall'amichetto sprezzante: "Tanto a te, tutto lì ti va a finire!"? Questo, quando in platea (i sopravvissuti sono trincerati in galleria) i mostri proliferano e vomitano ovunque, intolleranti allo yogurt alla mela verde, prendendosi sberloni "à la Bud Spencer" dagli ultimi volenterosi... E la katana?! E la moto?? In totale assenza di autoironia, il becero straborda ancora e raggiunge livelli da bar dello sport. E deve ancora cadere dal soffitto l'elicottero di Big Jim, prima della fuga finale in jeep, d'ordinanza. [FB]

 

[ID] DI J. CARPENTER, CON D. 'O BANNON E B. NERELLE, FANTASCIENZA, USA, 1974, 83', 1.85:1, VOTO:?