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Uno straniero senza nome, un triste contabile scambiato per il poeta inglese William Blake da un indiano sovrappeso, giunto nella periferia più selvaggia e brutale del far west, scampa miracolosamente ad un attentato dove perisce la figlia del rude magnate che avrebbe dovuto assumerlo. Questi, assume dei bounty killer per cacciare e uccidere l'uomo che -preso dal panico- è fuggito senza meta. Ma (forse) è già morto... Senza dubbio, il capolavoro l'indipendente Jim Jarmusch e una delle più convincenti perfermence offerte dal giovane Johnny Depp. In uno scenario che cristallizza il western in un'istantanea livida e statica si muovono lentamente personaggi che l'assuefazione alla violenza trasfigura in figure grottesche. Il gesto iconoclasta del killer che calpesta ridanciano quella che gli appare come un'improbabile immagine sacra vale più di qualunque trattato sulla pericolosità dell'essere umano calato in un contesto tale da stimolarne la natura ferina. Se a questo aggiungiamo l'incontro dell'antieroe con la famiglia di cannibali che hanno rubato non solo le vesti e anche i ruoli di una sfortunata famigliola depredata: la visione del regista anticonformista apparirà chiara. Perennemente in bilico tra la celebrazione elegiaca di un genere ormai tramontato e la deriva nel mistico, è il grottesco la chiave di cui si serve Jarmusch per narrare l'odissea del protagonista: un vero e proprio viaggio di sofferenza in un limbo che solo attraversate le acque di uno "Stige" d'oltrefrontiera riuscirà a guadagnarsi, ormai stremato, il sospirato "premio". Nel cast si segnalano il cameo di lusso del leggendario Robert Mitchum e le caratterizzazioni di Gary Farmer (il suo indiano: un burbero Oliver Hardy) John Hurt, Billy Bob Thornton, Iggy Pop, Gabriel Byrne. La trasfigurazione che vede il protagonista morire per farsi egli stesso apportatore di morte è sottolineata da uno score magnifico firmato da Neil Young. [FB]

 

[ID] di J. JARMUSCH, CON J. DEEP E R. MITCHUM, WESTERN/GROTTESCO, USA, 1995, 122', 1.85:1, VOTO: 10