F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

●●●

CASINò
L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE
I PONTI DI MADISON COUNTY
I SOLITI SOSPETTI
HEAT
SEVEN
GLI OCCHI DEL TESTIMONE
TESIS
LA MORTE E LA FANCIULLA
IL VILLAGGIO DEI DANNATI
DEAD MAN
L'ULTIMA ESCLISSI
LA SECONDA VOLTA
EXOTICA
DEAD MAN WALKING

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"Mira Sorvino agguanta l'Oscar grazie a Woody Allen"

Poco convinto ometto di mezza età asseconda la moglie in una adozione. Passano gli anni e, complice un certo rilassamento della relazione coniugale, decide contro ogni funesta cassandra di scoprire chi sia la vera madre. La trova in una sempliciotta che, dopo aver tentato la carriera nel campo del porno, fa ora la prostituta. Presa a cuore la faccenda, proverà a convincerla a cambiare mestiere, trovandole un marito... "Judy Orgasm" ("Judy Cum" nell'originale) è una Mira Sorvino che grazie a questo film alleniano agguanterà l'Oscar. Murray Abraham, a proposito del confronto con il protettore di "Linda", dirà "ricordati di Achille!" ottenendo in risposta: "ma Achille aveva solo il tallone, io ho tutto il corpo!". Lui fa parte del "coro greco", consiglieri immaginari del protagonista (lo stesso regista newyorkeese) scelta sulla carta geniale, ma che in pellicola appesantisce la narrazione. E c'è anche miss Guastafeste, ovvero proprio l'ellenica "Cassandra". "Non hai voluto un pompino e ho pensato di prenderti una cravatta": qui la volgarità è sdoganata da Allen, che adotterà per la prima e unica volta nella sua lunga carriera il turpiloquio. "La Dea dell'Amore" si assesta come un'esilarante sequenza di gag (l'arrampicata sugli specchi in palestra, quando prova a proporre la ragazza al bietolone) su un personaggio che "gioca a fare Dio", condito di battute da antologia (la scelta del nome del pargolo: "Groucho, o Django?") con personaggi di contorno azzeccati (una Bonham Carter versione-sciatta). Allen, essendo un bel geniaccio, sa bene che le passioni con il tempo si spengono e si avvale di una sorprendente Mira Sorvino che in questo film è davvero identica alla nipote di una mia vicina di casa, solo moolto più alta (quanto è alta Mira Sorvino???). Davvero un peccato per un finale che appare un po' troppo buonista, risultando inverosimile anche per un lavoro alleniano. Ma tanto siamo già in vena da musical. [FB]

[AFRODITE] di E CON W. ALLEN, M. SORVINO, M. ABRAHAM, COMMEDIA, USA, 1995, 91', 1.85:1