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●● ½
A L'INTERIEUR T R A I L E R |
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"i primi 5 minuti rasentano il sublime, poi ci si disillude" |
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Suonano alla camera dove vive una giovane coppia: c'è un pacco con dentro un pupazzo da ventriloquo... C'è cinema italiano a palla in "Dead Silence", opera seconda di James Wan, reduce dal successo stratosferico del primo SAW che verrà citato palesemente nel pupazzo-clown con il medesimo ghirigoro in fronte. Questo autore deve essere vissuto ossessionato dai pupazzi, e provo anche ad arrischiare l'origine di questo suo trauma: PROFONDO ROSSO Si diceva di cinema italiano, appunto, e l'altro modello espressamente messo in scena nella rappresentazione della ventriloqua (si sa, Bava l'effettista aveva utilizzato un manichino, un pupazzo è il papà putativo dello stesso darione: il marione Bava de I TRE VOLTI DELLA PAURA (ep. "La Goccia d'Acqua"). Con tali riferimenti, la pellicola in oggetto avrebbe dovuto essere un capolavoro o una ciofeca, senza mezze misure, e invece ci ritroviamo con la sensazione di un lavoro riuscito a metà. Peccato perché i primi cinque minuti rasentavano il sublime (che ritroveremo nel flashback al teatro) in una messa in scena completamente anni '80 che solo Ti West sarebbe poi riuscito a fare sua, di qui a due anni. Cosa funesta il film di Wan? Troppe velocizzazioni e quel troppo di tutto che alla lunga infastidisce, cozzando con la genuina suggestione che si ricrea quando si spegne (letteralmente) la colonna sonora lasciando "parlare" il silenzio (ancora Argento, questa volta nella suo incursione stregonesca, citata espressamente nel carrello che riprende il corridoio. E poi la cosa che realmente distrugge il film: l'incapacità del protagonista, incapace di indossare più di un'espressione, restando attonito e mandando a farsi friggere ogni immedesimazione dello spettatore. Tralasciando le figure monodimensionali (il detective!) Wan ci si riprova con un finale "a effetto" che questa volta colpisce molto meno rispetto al suo film d'esordio. Suonala ancora Wan... [FB] |
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[ID] di J. WAN, con ?, HORROR, USA, 2007, 88', 2.35:1 |