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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"forse un'opera disconosciuta di un Bava in stato di ebbrezza alcoolica? no è Renato Polselli"

 

 

Medico legale consulente della polizia riguardo una catena di omicidi su cui si sta indagando è in realtà uno schizofrenico e autore degli stessi. Sgamato dalla moglie non è sospettato dagli inquirenti perché quand'era alla "centrale" (ma pare più un tugurio) ne è stato commesso uno nuovo. Resta da capire chi sia il copycat... Si firma con lo pseudonimo di "Ralph Brown", ma a dirigere quest'oggetto in celluloide non identificato è Renato Polselli. Presto ci si domanda: ma non sarà tutto uno scherzo? Una pedestre presa per il deretano? Dialoghi da soap brasiliana, attori allo sbando e in preda a mattane isteriche, musica incessante (Gianfranco Reverberi, forse inconsapevolmente pre-gobliniano) dialoghi allucinanti, montaggio lasciato al caso e al più deciso ai dadi... Il "guardiamacchine" con il volto del caratterista Tano Cimarosa dirà egli stesso: "ero lì sul luogo dell'omicidio perché ci facevo un bisogno corporale, dicono che stavo fuggendo e invece mi stavo rialzando dal mio bisogno, e la prova sta ancora lì sul prato se non l'avete cercata!". Forse è questa la chiave di "Delirio Caldo" e a conferma arriva pure il protagonista: "ho condotto la mia indagine di carattere metereopsichico"! Nonostante la trama telefonatissima, si guarda al Bava de  IL ROSSO SEGNO DELLA FOLLIA  autore al quale rimanda anche una fotografia inaspettatamente curata e dai fortissimi contrasti pop. E qui subentra un fattore psicologico che costituisce una vera trappola per lo spettatore: al fan baviano parrà infatti di trovarsi dinanzi ad una sua opera sconosciuta, forse disconosciuta proprio per l'essere stata diretta in preda a chissà quale sbornia o soffrendo i postumi di una cena a base di funghi allucinogeni. Scatterà così una fascinazione weird. Una tipa cade dall'ultimo piano per la dabbenaggine di agenti in camicia hawaiana, e non si sente il tonfo? Quello del film sì, e fa talmente chiasso da lasciare storditi. "Pronto? Marzia! Marzia?! Pronto?! Prontoooo?!". [FB]

 

di R. POLSELLI, CON M. HARGITAY, R. CALDERONI, T. CIMAROSA, THRILLER, ITALIA, 1972, 102', 1.85:1