F A B I O B O R E L L I H O M E P A G E C I N E M A

F A B I O B O R E L L I H O M E R E C E N S I O N I C I N E M A T E M P O L I B E R O B I K E < 1 9 7 0 1 9 7 1 1 9 7 2 1 9 7 3 1 9 7 4 1 9 7 5 1 9 7 6 1 9 7 7 1 9 7 8 1 9 7 9 >			●● LPSB AMARCORD LA STANGATA ROBIN HOOD VOGLIAMO I COLONNELLI IL DORMIGLIONE L'ESORCISTA LISA E IL DIAVOLO I CORPI PRESENTANO... PERCHé QUELLE STRANE... LA MORTE HA SORRISO... SUSSURRI E GRIDA LA GRANDE ABBUFFATA LE DUE SORELLE SERPICO PAPILLON COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R
	"cast al femminile, tutto virato al bis italico, per un 'WIP' che non si sottrae alla noia"
		In un carcere femminile, una giovane detenuta saprebbe per inquirenti e malavitosi che fine avrebbe fatto una grossa partita di droga sparita: venti chili di eroina, sostituiti con venti chili di... bicarbonato! Costei, era la compagna del corriere. Viene avvicinata dalla figlia dell'industriale additato come mandante, in incognito... "Diario Segreto da un Carcere Femminile", Woman-In-Prison di Rino di Silvestro vede un cast tutto al bis, con Anita Strindberg e Jenny Tamburi a farla da padrone, con Olga Bisera e Paola Senatore (prossima starlette del porno) di rincalzo. Sui titoli a loro modo epocali, conditi dal flicorno di Franco Bixio e da archi melodici, assistiamo alla "ispezione" fisica proprio della giovane Tamburi, retaggio della "sorvegliante" che, ovviamente, parrebbe più una kapò nazista (la Bisera, ovviamente). Tutto lascia perciò presagire, senza tema di smentita, di un classico "women in prison". E invece subito vediamo all'esterno dei picciotti che vanno a riscuotere presso un ricco industriale: traffico di droga. Segue un rocambolesco inseguimento, sinceramente girato piuttosto bene. E si torna in gattabuia, dove la biondissima stangona svedese avvicina la Tamburi, e conosciamo il suo avvocato: Umberto Raho. Poteva in un film con un titolo così, mancare la scena nelle docce? Non poteva. Anzi, sono pure due, anzi tre: con quella dell'idrante. E c'è pure la ninfomane (Valeria Fabrizi) e la stangona che comanda tra le recluse (Eva Czemerys, che avevamo lasciato prendersi gioco di Mino Reitano nel thriller dello stesso anno. Nonostante due storie vengano portate avanti parallelamente, un po' di violenza (un picciotto infornato, una detenuta sgozzata) e assurdità assortite (alle sghignazzanti detenute viene proiettato un film di sparatorie!) anche in questo caso non si sfugge alla noia. Dimenticavo, c'è pure la figlia del Moratti dell'Inter, Bedi, che si diverte a dar fuoco al carcere. [FB]
	DI R. DI SILVESTRO, CON A. STRINDBERG, J. TAMBURI, O. BISERA, U. RAHO, DRAM, ITA, 1973, 93', 1.85:1