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●●● ½
TONYA T R A I L E R |
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"Garrone prende una storia vera velenosissima, la depura e la trasforma in acquavite" |
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Un ometto mite, amorevole verso la figlioletta che la moglie dalla quale è separato le consegna settimanalmente, oltre che per i cani ai quali fa lo shampoo e la toilettatura, deve sopportare, come altri del quartiere di estrema perfiferia romana, le angherie di un bruto e pericoloso malvivente: uno che porta guai... Già invisibile un tempo ai più, diventa ancora più invisibile, ignorato dagli ex vicini, che lo isolano e allontanano per quella codardia che invero non li ha privati della scomoda figura del prepotente. Nel finale, Davide ha sconfitto Golia, ma nessuno (nemmeno chi proponeva di assumere qualcuno nella malavita per sbarazzarsi dell'invadente despota) gli rende tributo né gli riconosce tantomeno il merito di una medaglietta da appuntarsi alla sgualcina maglia. Notevole prova di Marcello Fonte: attore non professionista, che giustamente si è preso il maggiore riconoscimento al Festival di Cannes. Garrone, da par suo ha però disatteso in parte le grandissime speranze di rivedere nascere con lui il cinema di genere nostrano: tutto il film è perfettamente aderente alla vicenda vera del "canaro della Magliana" (si leggono in giro le cronache agghiaccianti, pure entrate nel ceraniano "Fattacci") ma il regista, attratto da sempre dalla cronaca nera sin dagli esordi de L'IMBALSAMATORE (il nano di Termini) e PRIMO AMORE (il cacciatore di anoressiche) ha subito fatto sapere che il film era solo ispirato alla truce vicenda. In pratica ha preso solo ciò che gli piaceva, lasciando le "frattaglie" a chi le mani se le sporca ancora (Sergio Stivaletti, ex effettista di Argento, abituato al sangue finto, che ha fatto di suo conto). Resta un film drammatico sulle ingiustizie e sull'impossibilità di una riscatto sociale anche se, uscito di galera, si presenterà dicendo: "guarda che sono cambiato!". Domanda lecita: dov'è finita "Il Cielo in una Stanza" del trailer di "Dogman" che ci aveva tanto convinto? [FB] |
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DI M. GARRONE, con M. FONTE, E. PESCE, N. SCHIANO, DRAMMATICO, ITALIA, 2016, 104', 2.35:1 |