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BALLATA DELL'ODIO E.. T R A I L E R |
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"sorta di epopea dell'orrore sullo sfondo della guerra civile libanese" |
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Sopravvissuta a un passato terribile durante la guerra civile libanese, una donna lascia appena sessantenne questo mondo, lasciando la sua eredità, principalmente rivelavoria, ai figli: i due gemelli, maschio e femmina apprendono così di avere un fratello e gli si rivela che anche il padre che mai hanno conosciuto è ancora vivo. La ricerca li conduce, con l'aiuto dell'avvocato di famiglia, nei luoghi teatro di orrori indicibili... Con "La Donna che Canta" il canadese Denis Villeneuve compie un ulteriore passo in avanti, affinando ancora la regia ma soprattutto dedicandosi ad un tema "politico" ancor più che nel precedente POLYTECHNIQUE Se nel titolo citato ci si occupava di una storia di cronaca nera, questa volta ci si rifà ad un'opera teatrale, "Incendies" di Wajdi Mouawad, sullo sfondo della gerra civile nel Libano fratricida combattuta tra il '75 e il '90. Avvertenza: il film è tosto, la narrazione piuttosto lenta, ma via via prende, giro dopo giro, un ritmo tutto suo che in qualche modo tratteggerà una sorta di "epopea dell'orrore" a denunciare MOLTO efficacemente la follia insita nelle guerre nel mettere gli uni contro gli altri (qui, si vedrà, in maniera addirittura estrema). La storia assumerà connotati quasi "biblici" e la figura della protagonista, diventata emblema per qualcuno nel suo paese di origine, taciuta invece nel suo paese di adozione (il Canada) e agli stessi figli, sino al momento della dipartita, lasciando tuttavia che siano gli stessi ad apprendere l'agghiacciante "verità". L'uso degli idiomi originali senza ricorrere al doppiaggio può indispettire alcuni ma si rivela vincente per dare veridicità ad una vicenda che non risparmi colpi bassi, anzi: si fa sotto, mai in maniera compiaciuta, non risparmiando nemmeno i bambini (sequenza da sudori freddi quella del cecchino, o ancora quella del pullman. Ottima l'attrice Lubna Azabal, e candidatura al miglior film straniero. [FB] |
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[INCENDIES] di D. VILLENEUVE, CON L. AZABAL, DRAMMATICO, CANADA, 2010, 125', 1.85:1 |