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LE DUE TORRI
BUBBA HO-TEP
MINORITY REPORT
HERO
L'UOMO SENZA PASSATO
HULK
L'ATTACCO DEI CLONI
SPIDERmAN
IL POPOLO MIGRATORE
8 DONNE E UN MISTERO
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"verbosissimo e lezioso, trova parziale riscatto grazie alla triade Deneuve/Ardant/Huppert"
Gioco di sospetti che coinvolge otto donne donne, isolate in casa da una grande nevicata, mentre sotto lo stesso tetto è stato commesso un omicidio: l'unico uomo reca nel letto di morte un pugnale in schiena. Ognuna di loro custodisce un inconfessabile segreto e inevitabilmente l'una inizia a sospettare dell'altra... Giovane e talentuoso (ma non sempre aiutato da sceneggiature decenti) il regista François Ozon, mette sullo schermo una pièce teatrale (qui di Robert Thomas) come già aveva fatto per il precedente "Gocce d'Acqua su Pietre Roventi" . "8 Donne e un Mistero" è sin dai titoli (dove ciascuna delle attrici impegnate è associata a un fiore) uno sfavillare di colori sgargianti in ricordo del Technicolor che fu, in base ad una moda degli anni di rievocare (inutilmente) gli anni '50. Moda che prevedeva classici siparietti musicali pure qui presenti, monografici per ciascuna interprete, pur brevi ma nella maggioranza dei casi consistenti in canzoncine davvero tremende. L'operazione non convince in un film che pare subito verbosissimo e lezioso, con giovani attrice civettuole e addirittura insopportabili (la mocciosa Ludivine Sagnier e la cerulea Virigine Ledoyen) una odiosa (il suo numero canoro è da pomodori in faccia) Emmanuelle Béart, con Firmine Richard e Danielle Darrieux più in seconda fila. L'intrigo giallo non fa mai presa, e la tensione: totalmente assente. Almeno parzialmente, il lavoro si riscatta grazie ai duetti del tandem di vecchie glorie truffautiane Deneuve/Ardant artefici anche di una scena culminante in un bacio saffico. La prima beneficerà dell'unica battuta realmente divertente (riferendosi all'anziana madre in carrozzella: "apri il ripostiglio, la metto via!") e dell'unica canzone decente: "Toi J'Amais" interpretata con garbo e classe. Al duo andrà poi ad aggiungersi la solita fuoriclasse Huppert che tratteggerà una zitella adorabile nel suo bagaglio di tic e cattiverie. [FB]
[8 FEMMES] di F. OZON, CON I. HUPPERT, C. DENEUVE, F. ARDANT, GIALLO/MUSICAL, FRA, 2002, 106', 1.85:1