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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"opera televisiva di autentico valore, con una sceneggiatura eccezionale"

 

 

Il 5 dicembre, a Roma, Anna Ortese, segretaria in un'impresa edile, uscita prima dal lavoro per fare compere non rientra a casa dal marito scomparendo apparentemente nel nulla. Il commissario di polizia incaricato indaga interrogando il marito rappresentante di enciclopedie, la collega ed amica, i capi, il padre tipografo. La fuga romantica sembra escludersi da subito, l'unico cruccio della donna pareva essere la sua infertilità. Dopo parecchi mesi e nessuna traccia, l'indagine prenderà una svolta imprevedibile proprio grazie al caso... Sulle note dei piani scordati di Cipriani i tre protagonisti attraversano un lungo, anche metaforico, tunnel. Grande epoca quella in cui la RAI proponeva opere di valore come lo sceneggiato in 7 puntate "Dov'è Anna?" affidando la recitazione ad attori veri, bravissimi: il corrucciato Mariano Rigillo (il marito Carlo) la splendida Scilla Gabel (l'amica Paola) il pensoso Pierpaolo Capponi (il commissario Bramante) con contorno di un nutrito numero di caratteristi di prima scelta (un Antonio Fattorini da Oscar). Come per Kiefer Sutherland in  THE VANISHING  l'ossessione di sapere cosa sia accaduto alla donna scomparsa diventa il vero scopo delle ricerche. L'eccezionale sceneggiatura di Diana Crispo e Biagio Proietti prevede ricatti e depistaggi, missive anonime, indizi che dipingono diverse realtà su "Anna Ortese" (che lasciano più volte il marito a cambiare domanda: "chi è Anna?") assassinata o fedifraga e assassina, cacciatasi in un brutto guaio rincorrendo chissà quale velleità o amore passato, o ancora complice di un omicidio? Gestendo ogni puntata come un giallo a sé, molte strade condurranno a vicoli ciechi e solo una si rivelerà definitiva. Parola di chi ha vissuto quegli anni: "Dov'è Anna?" fu una domanda che echeggiò insistente e anche più di "chi ha ucciso Laura Palmer?". Seppur invecchiato nell'estetica, calamita ancora oggi l'attenzione e rimane insuperato nel suo genere. [FB]

 

di P. SCHIVAZAPPA, CON M. RIGILLO, S. GABEL, P. CAPPONI, GIALLO, ITA, 1976, 7 EP di 55', 1.33:1