F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 3 0        1 9 3 1        1 9 3 2        1 9 3 3        1 9 3 4       1 9 3 5        1 9 3 6        1 9 3 7        1 9 3 8        1 9 3 9        >

 

●● ½








FRANKENSTEIN
DRACULA
LUCI DELLA CITTà




*

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"si può distruggere un Classico?"

 

 

Un uomo giunge in Transilvania al Castello di un famigerato conte sul conto del quale i conterranei narrano cose da far rabbrividire: si trasformerebbe in pipistrello o in lupo e dormirebbe in una bara. E da ultimo e non ultimo: avrebbe l'insana abitudine di suggere il sangue dalle proprie vittime, per lo più donne. E sarebbe un nos-feratu, un non-morto che solo un esperto nel campo potrebbe sradicare dalla condizione. Questi interverrà, provvidenzialmente, per salvare proprio l'amata fidanzata del primo, vittima del vampiro... Escludendo l'apocrifo "Nosferatu" di Murnau, cosa dire del capostipite di tutti i "Dracula"? Un Classico, e come tale non andrebbe criticato (almeno così suole dirsi...). Il fatto è che vedendolo oggi non può che soccombere nel confronto diretto con il remake della Hammer, quel  DRACULA IL VAMPIRO  che mi aveva terrorizzato da bambino e che ancora nell'attualità di un mondo distratto dalle "cazzate elettroniche" non lascerebbe indifferente manco i bimbominkia che ti aggrediscono su internet se parli male di Michael Bay o Manuel Agnelli. E' tutta una serie di knock down parlando di "sangue" inesistente nell'anemico lavoro di Browning, per shock-value dato che il prototipo lascia addirritura fuori campo la risolutiva "martellata", per attori impiegati e non me ne vogliano i fan del piccoletto Lugosi ma Christopher Lee al confronto è un gigante, per il fatto che nel capostipite manco si ritorna in Transilvania per il finalone. Se invece lo portiamo su un ring con il  DRACULA DI BRAM STOKER  di Coppola, allora lo scozzo è assai diverso, e la può anche spuntare l'elegante Bela Lugosi, ipnotista in tait, su Gary Oldman in bombetta e occhiali da rock star ("per aver maggior sintomatico mistero"). Il fastidio che ho sempre nutrito per il "kolossal" di Coppola è tale che mi farebbe dire che gli troverei preferibile la vaccata del  DRACULA 3D  Vabbé, non esageriamo. [FB]

 

[ID] DI T. BROWNING, CON B. LUGOSI E D. MANNERS, HORROR, USA, 1931, 75', 1.33:1