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●● ½
COMIC THRILLER DRAMA |
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"la meravigliosa sequenza degli 'elefanti rosa' salva la baracca" |
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La cicogna consegna all'elefantessa un elefantino dalle enormi orecchie. Oggetto di burla da parte del circo tutto, luogo che per entrambi rappresenta l'unica casa, scoprirà grazie ad un topolino un'insospettata dote... La fama del film forse non è del tutto giustificata. Fondamentalmente si tratta di un film rivolto chiaramente ai più piccini, stimato ed evocato addirittura da Fellini (da sempre folgorato dall'ambiente circense) vede un unico grande momento nella parte centrale, apparentemente slegata dal restante contesto. Trattasi della sequenza a carattere onirico che vede "gli elefanti rosa": autentica meraviglia di invenzione fantastica a briglia sciolta, che non rispetta logica né regole. Impossibile non restarne ammaliati e non subirne il fascino ipnotico. Tolto questa, "Dumbo" è una storia sulla diversità, con un "messaggio" talmente urlato da risultare fastidioso, ripetuto e ribadito in ogni dove. Si tratta di un film che oggi appare assai datato, basandosi su un'animazione abbastanza naif lontana anni luce dal magistero che apparteneva al lungometraggio d'esordio della premiata fabbrica costruita dall'intraprendenza del giovane Walt Disney. Quanto allo stesso topolino che aiuta l'elefantino diventandone l'unico amico, risulta facile un parallelo con il "grillo parlante" del precedente film d'animazione: dove quello rappresentava la "coscienza" del protagonista della vicenda, quest'altro ne costituisce la guida verso l'emancipazione. Coloratissimo, risente però anche di un ritmo non proprio sostenuto contando alcuni periodi di stanca dove la storia sembra girare un po' a vuoto. L'emozione che ovviamente si vuole liberatoria nel pre-finale pare un po' posticcia e appiccicata con lo sputo, tant'è che difficilmente (ma non si può dire, stando alle singole sensibilità) bagnare i fazzoletti. Nota personale: il trenino di Dumbo l'avevo da bambino... Chissà che fine avrà fatto... [FB] |
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[ID] DI B. SHARPSTEEN, ANIMAZIONE, USA, 1941, 64', 1.33:1 |