F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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PENSIONE PAURA
IL GATTO
IL GATTO DAGLI OCCHI DI...
LA RAGAZZA DAL PIGIAMA...

IL MOSTRO
ENIGMA ROSSO
NERO VENEZIANO
E TANTA PAURA
TENTACOLI
HOLOCAUST 2000
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THRILLER

T R A I L E R

   
 

"un Fabio Testi ispettore in stile Callaghan per un thriller con un finale parecchio tirato via"

 

 

Il corpo di giovanissima viene rinvenuto sul greto di un fiume avvolto in un telo di nylon trasparente. No, non siamo a Twin Peaks, ma in una livida città europea. L'autopsia rivela come sia stata lacerata dall'interno. Lo zelante commissario indaga all'interno del collegio femminile che la ragazza frequentava ma la soluzione forse sta all'esterno dal momento che il diario della vittima che la sorellina gli affida riporta una specie di marchio corrispondente ai week-end recenti. Frattanto, qualcuno sta facendo terra bruciata tutt'intorno... "Enigma Rosso" è a tutti gli effetti un film di Massimo Dallamano nonostante sia stato diretto dall'Alberto Negrin del celebre sceneggiato televisivo  LUNGO IL FIUME E SULL'ACQUA  La sua sceneggiatura incarica Fabio Testi del ruolo del consueto commissario dal volto umano e dagli abiti molto casual. Ma non è uno che va tanto per il sottile: davanti al birignao della preside del collegio sbotterà "mi parlate del prestigio della scuola ma la ragazza è stata assassinata con un cazzo grande così!". Cadute di stile a parte, cercando di digerire altre sue intemperanze (piomba nel cuore della notte nel collegio irrompendo nelle camere degli insegnanti e delle ragazze, chiamandole "troiette"!) imbeccato dalla sorellina della vittima che appare per incanto in qualsivoglia contesto, l'attore torna più o meno negli stessi luoghi di  COSA AVETE FATTO A SOLANGE? Complice un'atmosfera nerissima (un collegio veramente inquietante, una filastrocca macabra) che contrasta con le abitudini private dell'indagatore (la fidanzata cleptomane, la casa invasa dai gattini) in pieno stile Callaghan (otterrà una confessione minacciando di buttar giù il testimone reticente dalle montagne russe!). Peccato per la parte finale tirata via che accentua l'inverosimiglianza delle rivelazioni che l'accompagna. Riz Ortolani non al suo meglio riutilizzerà comunque il tema più riuscito nel secondo horror di Pupi Avati. [FB]

 

di A. NEGRIN, CON F. TESTI, I. DESNY, J. TAYLOR E C. KAUFFMAN, THRILLER, ITALIA, 1977, 81', 2.35:1