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T R A I L E R

   
 

"di Lynch ce n'è uno"

 

 

Tokyo. Congedata la sorella, ballerina in un night, un piccolo spacciatore yankee, sotto gli effetti di un potente allucinogeno, il DMT, incontra un amico che gli parla di esperienze post-mortem in linea con quanto descritto nel "Libro Tibetano dei Morti". Parrebbe prima si fluttui nel presente come un fantasma, per rivivere poi tutta la vita attraverso uno specchio deformante, e infine reincarnarsi. Lo sperimenterà direttamente... Gaspar Noé firma con "Enter the Void", il primo film interamente girato in soggettiva: in un primo tempo del protagonista e poi del protagonista visto dal protagonista (in forma astrale). Visionare il lungometraggio in oggetto sarà un po' condividere il trip del ragazzetto che comunicherà all'amico di aver preso "una pipa di DMT". Stadi superiori di esistenza, il libro Tibetano dei Morti, reincarnazioni... Era dai tempi del russelliano  STATI DI ALLUCINAZIONE  che un film non affrontava così liberamente la tematica degli allucinogeni (escluse le parentesi Gilliam-Boyle). A Noé piace la narrazione invertita, ma a differenza di "Irreversible" questo non sarà un percorso a ritroso pur toccando episodi del passato dei protagonisti (un anonimo ragazzotto al secolo Nathaniel Brown e Paz de la Huerta che qualunque cosa faccia è sempre sensualissima) in quello che più che un film parrà più un trip dove è la storia ad essere la grande assente e tutto pare limitarsi a un delirio allucinato col contorno di una Tokyo popolata di occidentali. A metà film si entra dentro il foro della pallottola nel corpo del ragazzo analogamente a un cineasta del Montana che usava lo strappo di un lenzuolo. Nonostante la tecnica ineccepibile, questo lavoro denota lampante la differenza che passa tra un cinemaker che si crede Dio e un genio. Di Lynch ce n'è uno e se la ride mentre Noé trova anche il tempo per una sequenza "à la cazzo" (alla lettera!). Sperimentale sì, ma prolisso, oltre il concetto di noia. [FB]

 

[ID] di G. NOé, CON N. BROWN, P. DE LA HUERTA, C. ROY, FANT/DRAM/HORROR, FRANCIA, 2009, 155', 2.35:1