F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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VIZIO DI FORMA
BIG EYES
MAPS TO THE STARS
BACK COUNTRY
COLD IN JULY
MAGIC IN THE MOONLIGHT
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STORIE PAZZESCHE
LA ISLA MINIMA
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GRACE DI MONACO
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UNBROKEN
EXODUS DEI E RE
T R A I L E R
"non è un biopic, ma la visione del narcotrafficante attraverso la tragica avventura di un giovane"
Giovane raggiunge la Colombia con il fratello con l'intento di fare business in un piccolo angolo di paradiso. Avvicinato da tipacci che chiedono loro il pizzo, farà poi la conoscenza con una bellezza locale, nipote del "padrone di tutto" Pablo Escobar. Costui, provvede subito a punire i "cattivi" ma presenterà poi un conto salato quando, costretto a trattare la resa con le autorità, penserà a lui per nascondere il suo "tesoro"... Sbagliato pensare ad un biopic come il titolo italiano lascerebbe intendere. "Escobar" (in origine: Lost Paradise) piuttosto che le tracce di uno SCARFACE segue invece quelle de L'ULTIMO RE DI SCOZIA parlando della controversa (a dir poco) figura in oggetto, attraverso l'esperienza del giovane protagonista. Dopo un prologo che si svolge più avanti, un flashback riavvolge lo svolgimento ad un annetto prima, quando ancora le esistenze dei due dovevano incrociare quella del narcotrafficante, "il signore della droga". Alla vigilia di una fuga difficile, il protagonista, interpretato da un convincente Josh Hushcherson, viene chiamato a "pagare il conto" del non avere dato retta all'istinto. Accusato dal Ministro di Giustizia, Escobar aveva dovuto trattare una sorta di "resa" dopo che una rappresaglia gli aveva messo contro lo Stato, portando il paese sull'orlo d'una guerra civile. Odiato quanto amato dalla popolazione locale (alla resa, il criminale è acclamato come allo stadio) metterà il giovane di fronte ad una scelta drammatica. Qui il film si tinge di thriller e diventa tesissimo e si fa seguire come partecipazione dallo spettatore nei suoi drammatici snodi narrativi, non prevedibili. Azzeccato il finale, che consegna un ultimo flashback non privo di significato. Benicio del Toro, forse perché galvanizzato dall'ottima regia di Andrea Di Stefano (un italiano che bene ha fatto ad abbandonare le serie tv deficienti per volare in USA) affiderà il sequel di SICARIO a Sollima. [FB]
[LOST PARADISE] di A. DI STEFANO, con B. DEL TORO, J. HUTCHERSON, DRAM/THRIL, SPA, 2014, 116', 2.35:1