F A B I O B O R E L L I
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R E C E N S I O N I
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I VITELLONI
UN GIORNO IN PRETURA
LE AVVENTURE DI PETER PAN
IO CONFESSO
DA QUI ALL'ETERNITà
VIAGGIO IN ITALIA
AMORE IN CITTà
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COMIC THRILLER DRAMA
"oltre a un vibrante Clift, c'è un Lancaster marpione, entrambi con problemi di donne, e amici..."
Honolulu. L'arrivo in caserma di un nuovo giovane, ex pugilatore di discreto successo, corrisponde ad una rottura di apparenti equilibri. Se il sergente di compagnia si da da fare con la moglie del capitano, un commilitone lo incoraggia a resistere alle pressioni dei superiori, i quali lo sottopongono a molte punizioni... Fred Zinnermann ci parla anche del nonnismo in ambiente militare, nella parte corrispondente all'arrivo del giovane Montgomery Clift, rinunciatario ad una carriera (anche come trombettista) per via dei sensi di colpa [EVIDENZIA LO SPOILER] per aver reso cieco un avversario sul ring, costretto alle pressioni per assecondare le mire dei suoi superiori. Il commilitone interpretato dal "guappo" Frank Sinatra sembra dapprima l'unico (è insofferente alle regole) a solidarizzare con le ingiustizie che deve affrontare pur di mantenere il giuramente che fece a sé stesso. Burt Lancaster è il sergente "marpione" ("implacabile, anche con le donne", dirà di lui la Kerr) e che cede alle avances di una Deborah Kerr bionda, apparentemente "mangiatrice di uomini". Passato alla storia del cinema per il bacio più lungo (almeno del suo tempo, sono 4 secondi!) schioccato da Lancaster alla Kerr poco oltre il bagnasciuga, "Da Qui all'Eternità" vive comunque del personaggio di Clift: vero fulcro narrativo, anche se le figure femminili godranno di ampio rilievo (Donna Reed, entreneuse del club "appena un gradino sopra al marciapiede" che attrae Clift, non ne sarà comunque causa della perdizione). Tra i comprimari, un violento Ernest Borgnine nel l'odioso ruolo di "Trippa". Quando si sente dire durante l'addestramento: "il fucile è il vostro amico" si andrà con la mente immediatamente a FULL METAL JACKET Quel miserabile di Michael Bay ne avrebbe fatto uno pseudo remake non dichiarato. Ma ancor più miserabili sono stati i membri dell'Accademy, che invece di darlo a Clift, l'Oscar l'hanno regalato a Sinatra! [FB]
[FROM HERE TO ETERNITY] DI F. ZINNERMANN, CON B. LANCASTER, M. CLIFT, DRAM, USA, 1953, 118', 1.33:1