F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 0 0        2 0 0 1        2 0 0 2        2 0 0 3        2 0 0 4       2 0 0 5        2 0 0 6        2 0 0 7        2 0 0 8        2 0 0 9        >

 

●●

THE VILLAGE
L'UOMO SENZA SONNO
COLLATERAL

WOLF CREEK
LA MALA EDUCACION
SAINT ANGE

LUNGA DOMENICA DI PASSIONI
I GUARDIANI DELLA NOTTE
SAW
LE CONSEGUENZE DELL'AMORE
EVILENKO
L'ALBA DEI MORTI VIVENTI
L'ALBA DEI MORTI DEMENTI
LA PASSIONE DI CRISTO
THE GRUDGE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"al di la della storia che finisce presto per girare a vuoto, è la regia stanca a penalizzarlo"

 

 

Alla caduta del muro di Berlino, l'equilibrio precario di un potenziale pazzoide della Madre Russia va totalmente in pezzi, portandolo ad abbracciare il lato oscuro e a commettere un'orrenda sequela di atti abominevoli a danno di minori. Addirittura di bambini. La polizia sovietica chiama un superagente che cerca di acciuffare "il mostro", che un testimone dichiara avere provato sulla pelle una sorta di "potere ipnotico"... David Grieco trae dal suo stesso romanzo "Il Comunista che mangiava i bambini", per il cinema, questo "Evilenko": film fatto prodotto in Italia, ma del tutto estraneo alla cinematografia degli anni 2000: totalmente appannaggio di trentenni in crisi e coppie nell'atto di scoppiare. Già solo questo regalerebbe un voto in più sulla carta, non fosse per quei difetti che fanno della pellicola un lavoro non proprio riuscito. Il protagonista è bravissimo e incarna alla perfezione il demone Cikatilo (nel film il "Mostro di Rostov" viene chiamato "Evilenko") passato alla storia come uno dei maggiori serial killer riconosciuti della storia moderna, autore di più di cinquanta vittime delle quali si era pure cibato in veri e propri atti di cannibalismo. Le vittime, per lo più, erano minori, addirittura bambini: e grande eco aveva suscitato in noi tutti (all'epoca poco più che adolescenti) il processo trasmesso a spicchi sulle reti generaliste, avvezze a narrare di fatti di sangue a opera di omicida seriali sin dalle gesta del "Mostro di Firenze". Gli sguardi allucinati del "mostro" vengono replicati con mestiere da Malcolm McDowell, ma al di la della storia che finisce presto per girare a vuoto, è la regia stanca ed evidentemente poco preparata, a penalizzare fortemente un lavoro che avrebbe meritato ben altro trattamento. Le musiche sono del lynchiano Angelo Badalamenti, il quale costruisce atmosfere ipnotiche e suggestive che saranno riprese dalla voce di Dolores dei Cramberries nei titoli di coda. [FB]

 

di D. GRIECO, con M. MACDOWELL e M. CSOKAS, THRILLER, ITALIA, 2004, 106', 1.85:1