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BABEL
PROPRIETA' PRIVATA
LE VITE DEGLI ALTRI
LE TRE SEPOLTURE
IL CAIMANO

THE DEPARTED
SYRIANA
DIARIO DI UNO SCANDALO
LETTERE DA IWO JIMA
LE LUCI DELLA SERA
LA CITTA' PROIBITA
L'ULTIMO RE DI SCOZIA
THE NEW WORLD
FLAGS OF OUR FATHERS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Secondo conflitto mondiale. Prima, gli yankee che attaccano l'isola di Iwo Jima in gran forze e ovviamente stravicono stroncando la resistenza dei giapponesi, che successivamente vedremo prepararsi e affrontantare la battaglia, in una sorta di flashback... Clint Eastwood è ormai da qualche decennio, il "regista dell'elegia"... Sia che si tratti di cowboy, piccoli criminali, pugili, riesce sempre a stupirci con una sensibilità e un'attenzione che mai ci si sarebbe aspettati da uno "straniero senza nome"... In quel campo, oggi, ha davvero pochi rivali che possano davvero eguagliarlo (Inarritu, Penn, Ang Lee). Ma questa volta, il buon Clint ha voluto fare il passo più lungo della gamba e -complice (responsabile, colpevole) l'onnipresente Steven Spielberg- ha appaltato uno spettacolo imponente, antimilitarista-ma-non-troppo, suddiviso in due film di 1h e 40' e 2h e 10', con lo scopo (pur nobile) di mostrare entrambe le facce della stessa medaglia (al valore militare, ovviamente). E' così che "l'issa bandiera" sulla collina dell'isoletta, immortalato in una fotografia usata come veicolo propagandistico dall'esercito stellestrisce (non poteva essere altrimenti) vede i suoi protagonisti, prendere parte a una campagna per raccogliere fondi a scopo bellico, nel primo film, intitolato "Flags of our Fathers": forte di una bella sequenza (ovviamente elegiaca) della vigilia dell'attacco sulla nave da guerra ma penalizzato da uno svolgimento incerto e purtroppo fastidiosamente retorico. Clint, caduto nella trappola di parlare di cose già note, finisce col dipingere come "bravi-ragazzi, siamo amici-miei", i giovani soldati, pedine in mano dei soliti generali, in nome del concetto di "patria" ancora e sempre in auge. Grande tecnica per la scena dello sbarco (che rovescia, soverchiandola, l'analoga spielberghiana in Normandia) ma davvero poco cuore, con troppi personaggi mal tratteggiati. [FB]

 

[ID] di C. EASTWOOD con R. PHILLIPPE & J. BRADFORD, GUERRA, USA, 2006, 130', 2.35:1, VOTO: 5