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T R A I L E R

"un Almodovar più contenuto del solito"

Madrid. Due medici informano una madre della morte cerebrale del figlio prospettandole l'eventualità di donare i suoi organi. Ma è solo un seminario tenuto da una psicologa dove giunge l'amica Leocadia: scrittrice in crisi con il marito che è partito volontario nella guerra "umanitaria" in Bosnia. Disillusa dalla vita, la sua carriera è ora a un punto di svolta: a un nuovo editore intende sottoporre i suoi più recenti lavori, molto distanti nello stile dai best seller che ha firmato fino a poco prima con lo pseudonimo di "Amanda Gris"... "Non so più scrivere romanzi rosa, diventano neri", questo afferma il personaggio interpretato da Marisa Paredes ne "Il Fiore del mio Segreto" di Pedro Almodovar, pellicola che mischia il dramma e la commedia in un modo non troppo distante dal fuoriclasse inglese Mike Leigh. Il regista madrileno, che da par suo si concede qualche lazzo lanciando una frecciatina ad un collega assai meno dotato: "Bigas Luna sta facendo un film molto simile al tuo racconto Cella Frigorifera", si concentra qui su una figura di donna matura che non riesce ad elaborare la fine di un grande amore, tant'è che l'amica "specializzata nel dare brutte notizie" la aiuterà in questo, tenendo fede alla sua vocazione assai più della vecchia madre che le parlerà piuttosto per proverbi e frase fatte. Nonostante la nutrita galleria di personaggi bizzarri (l'agente con il figlio tossico, il buffo editore di El Pays che sornione non lesina a dichiararsi in ogni occasione) è questa la pellicola di un Almodovar più contenuto del solito, mostrando la rinascita di una donna che da nuovamente un senso alla sua vita. Il ballerino Joaquìn Cortéz che recita in una piccola parte sarà naturalmente protagonista di un eccezionale numero di flamenco. Curioso come il canovaccio del romanzo immaginario della collana "Amore Vero" ricalchi in massima parte il tema del futuro  VOLVER  Un film che scorre via come un bicchier d'acqua. [FB]

[LA FLOR DE MI SECRETO] di P. ALMODOVAR, CON M. PAREDES, R. DE PALMA, DRAM, SPA, 1995, 101', 1.85:1