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T R A I L E R

   
 

"Herzog si lancia in un film che è un'avventura, clamorosamente visionaria"

 

 

Un visionario ha un sogno: realizzare il più grande teatro lirico del mondo in mezzo alla foresta amazzonica. Parte con un piroscafo, una ricca nobildonna e una ciurma di volenterosi, risalendo il Rio delle Amazzoni... Un Herzog eroico si lancia in un film che è un'avventura, anche e soprattutto per la sua realizzazione. Ricordo che sulle riviste dell'epoca si trattava a puntate delle vicissitudini della nostra Claudia Cardinale nel corso riprese funestate dapprima dal caldo infernale e poi da una serie di sfighe che avrebbero fermato un Gilliam, ma non sono riuscite ad arrestare l'ostinazione eroica del regista tedesco. Nonostante egli abbia anche dovuto confrontarsi con la bestia indomabile (e sublime) di Klaus Kinski. Indimenticabile vederlo con gli occhi spiritati a poppa del grande piroscafo con il gracchiante grammofono a diffondere Enrico Caruso quale "antidoto" contro l'ostilità degli indios. Indimenticabile è la scena sulle rapide. Indimenticabile è il momento topico, cardine della storia, del folle tentativo di aggirare le letali cascate trasportando il gigantesco battello in cima ad una montagna per calarlo sull'altro versante attraverso tronchi di alberi tagliati e disposti uno accanto all'altro da un centinaio di indios arruolati. Impresa che poteva far impallidire gli schiavi egiziani a Giza (sposando l'assurdo assunto degli egittologi). Con  NOSFERATU  è il migliore film di Herzog, esempio perduto di un cinema epico basato su scommesse impossibili in assenza totale di effetti speciali. Elegiaco ma anche clamorosamente visionario. Nella leggenda, quando -nottetempo- il regista fu avvicinato dagli indios, i quali si offrirono gratuitamente di far fuori a machetate Kinski con il quale l'avevano visto litigare furiosamente (ben si può immaginare chi fosse il furioso tra i due). Herzog dovette spiegare loro che si trattava di banali divergenze che si sarebbero potute risolvere in modi meno cruenti. [FB]

 

[ID] di W. HERZOG, CON K. KINSKI E C. CARDINALE, DRAMMATICO, GERMANIA, 1981, 157', 1.85:1