F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"per molti una trashata inenarrabile. E lo è"

 

 

L'imperatore galattico Ming brama per conquistare la Terra e a questo fine oscura il Sole dopo averla sconvolta con una sequenza di disastri variando l'orbita lunare. Un giocatore di football americano assieme ad una giornalista finiscono sul razzo realizzato da uno scienziato illuminato e atterrano sul pianeta Mongo... Per molti una trasciata inenarrabile, ed è vero. L'unico film realizzato in tempi recenti sull'eroe dei comics d'antan creato da Alex Raymond, ovvero quel "Flash Gordon" che i Queen resero un refrain celeberrimo, pur godendo di una superproduzione targata Dino de Laurentis ("ahh, te lorensis, la famosa famiglia uccelli migratori che migrata in America ha fatto successo!", diceva Lino Banfi) anche se non vuol dire un cazzo in pratica, quando le spade sono palesemente di cartone in quello che dovrebbe essere un kolossal da trenta-cinque-milioni-di-dollari (!!!) E allora  GUERRE STELLARI  quanti fantastiliardi avrebbe dovuto costare?! Qui si replica al più  BARBARELLA  di 13 anni prima! Paurosamente scarse le scene d'azione, e i dialoghi sono veramente da schifo; si salvano la sgargiante fotografia plasticosa, le scenografie di Donati, l'immortale main theme dei Queen, la regalità inscalfibile (anche agghindato come un pagliaccio) di Max von Sydow (il suo "Ming" ID-EN-TI-CO al fumetto) e quella fica madornale che era Ornella Muti in quegli anni: autentico oggetto feticcio vivente! C'è anche Mariangela Melato, ma la sua presenza non graffia. La linea di giocheria della Mattel fece soldi con i "Masters" (anche molti dei miei genitori) copiando da questo film (e dall'Hercules di Luigi Cozzi) soggetti e vestiario per i suoi personaggi. Vedere per credere. Non so perché, ma ci ho sempre visto  GROSSO GUAIO A CHINATOWN  come una risposta furba a questo colorarissimo giocattolone. la cui débacle (recuperò appena i soldi spesi) si deve anche alla scellerata scelta dei due protagonisti. [FB]

 

[ID] di M. HODGES, CON M. VON SYDOW, S. J. JONES, O. MUTI, M. MELATO, FANTASY, USA, 1980, 106', 2.35:1