F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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DARK SHADOWS
DJANGO UNCHAINED
RIBELLE
IL CAVALIERE OSCURO 2
LA FURIA DEI TITANI
FRANKENWEENIE
AVENGERS
PROMETHEUS
JOHN DIES AT THE END
CLOUD ATLAS
EXTRATERRESTRIAL
SKYFALL
LO HOBBIT
THE AMAZING SPIDER-MAN
BIANCANEVE E IL CACCIATORE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"riporta in auge i fasti della stop-motion"

 

 

Un geniale ragazzino perde l'amatissimo cane e decide di riportalo in vita dopo aver seguito a scuola una lezione sulla conduttività dell'elettricità. I compagni gelosi, tenteranno di emularlo con risultati catastrofici... Nell'anno in cui quel geniaccio di Tim Burton concede il bis dopo il bistrattato  ALICE IN WONDERLAND  "Frankenweennie" riporta in auge i fasti di  NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS  e l'animazione in stop-motion. In verità, in questa versione deluxe di uno dei primi corti di Burton si fa parecchio uso del digitale, in molti campi lunghi, negli sfondi e nelle sequenze di raccordo; tant'è che non di rado si è sfiorati dal fastidio tipico di quando ci si sente un po' raggirati. Certo è poi che la storia di  FRANKENSTEIN  di Mary Shelley è ormai trita e ritrita, e a portarla al cinema ci han già pensato in tanti, da James Whale a Mel Brooks. Ma da metà film in poi si cambia registro e ci si tuffa in un carosello di citazioni a go-go, horror e non solo, tant'è che ad un certo punto vedremo un gargoliaco mostrone "made in Japan" marciare sulla città. Vedere poi all'opera, riprodotte nella loro sbandierata fattezza originale, le mitiche "scimmie di mare" che campeggiavano nei riquadri di svariate riviste sul finire degli anni '70: è una trovata veramente strepitosa (un personaggio, a tal guisa, avrà a dire: "hey, ma non sono sorridenti com'era dipinte nella pubblicità!"). Se è assente è un po' quella magia che aveva reso un capolavoro il film di Selick, il divertissement da monster-film finale al Luna Park ripaga del prezzo del biglietto (c'è pure un simpatico sberleffo alla scemata-mostroide di J. J. Abrams, con l'idiota che continua a filmare il mostro che se lo pappa). Nella famiglia del protagonista (le cui fattezze ripropongono per la prima volta NON Johnny Depp ma lo stesso Burton da giovane) ci ho visto la famiglia vera dell'autore. Menzione obbligata per il professore di "si-enze" con le fattezze di Vincent Price. [FB]

 

[ID] di T. BURTON, con W. RYDER, M. LANDAU, M. SHORT, ANIMAZIONE, USA, 2012, 85', 1.85:1