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MEMENTO
THE GIFT
UNBREAKABLE

L'UOMO SENZA OMBRA
AMERICAN PSYCHO
FREQUENCY
BATTLE ROYAL
FINAL DESTINATION
I FIUMI DI PORPORA
BW2 IL LIBRO DELLE STREGHE
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Una vecchia trasmittente a transistor per radioamatori, in concomitanza con aurore boreali scatenate da improbabili tempeste solari, mette in comunicazione padre e figlio divisi da un lasso temporale di trent'anni. Come già ammesso altrove, le pellicole che trattano anche superficialmente di fisica quantistica e di paradossi temporali m'invitano normalmente a nozze. Il problema di "Frequency" è che tutto resta anche troppo in superficie, limitandosi a incorniciare un thrillerino piuttosto prevedibile e privo di mordente. Inevitabilmente ci troviamo così decisamente più dalle parti di "The Butterfly Effect" che sulle latitudini del titolo che ha messo in fila ogni altro film sull'argomento, ovvero  DONNIE DARKO  Le teorie sui "legamenti" e sulle 10-11 dimensioni del nostro universo restavano pure ai margini di un racconto che sapeva però farsi avvincente ed affascinante in virtù di altri elementi che arricchivano la storia in maniera originale e compiuta. "Frequency" parte come "genere catastrofico" (nella fattispecie, il sottofilone profondamente americano di "film sui pompieri") mutando pelle nella tipologia del film di "buoni sentimenti" per accostarsi poi contro ogni previsione sul thriller poliziesco. L'elemento costituito dalla chiacchierata tra futuro e passato genera il paradosso,  riconducibile nella fattispecie dal [EVIDENZIA LO SPOILER] salvataggio in extremis dell'omicida seriale al pronto soccorso: un assunto deboluccio che evidenzia tutta la fragilità alla base della svolta che dovrebbe invece imprimere il carattere definitivo al prodotto. Di contorno la musica enfatica di Michael Kamen una messinscena di ordinaria amministrazione, una recitazione stanca d'un Quaid e del pre-cristologico Cavizel e una partita doppia finale scioccherella. "Frequency" non è brutto, anzi è guardabile, ma è quel difetto di carattere che non ce lo consegna propriamente alla memoria. Forse ci voleva Spielberg. [FB]

 

[ID] di G. HOBLIT, CON D. QUAID E J. CAVIZIEL, THRILLER, USA, 2000, 90', 2.35:1, VOTO: 6