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●● ½
COMIC THRILLER DRAMA |
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In un castello sulla scogliera fa ritorno Kurt, primogenito di una ricca famiglia, rientrato anni dopo un evento luttuoso che ha visto la promessa sposa del fratello togliersi la vita, si dice, spinta dalle malefatte del primo. In una teca di cristallo la madre della morta conserva ancora l'arma con il quale la figlia si tolse la vita. Riprese le scorribande del passato, una notte, viene ucciso da una mano misteriosa con il fatidico pugnale... Mario Bava arruola Tony Kendall, Luigi Pigozzi (che tornerà ne GLI ORRORI DEL CASTELLO DI NORIMBERGA canto del cigno del genere) Daliah Lavi e soprattutto Christopher Lee per questo film che introduce il tema del sadismo e masochismo, evidente sin dall'altisonante, titolo "La Frusta e il Corpo". Purtroppo la sua partecipazione attiva si limita ad una decina di minuti, finendo relegato a sparuti cucù sbarrando gli occhi dietro vetrate e lucernari. Lunghi corridoi, passaggi segreti, cappelle funerarie, bare scoperchiate fotografate con i colori vivi del technicolor sono elementi d'ordinanza per una fin troppo classica storia di fantasmi che si tinge di giallo nel tragico balletto dei sospetti ("chi ha ucciso Kurt?") che finisce con lo sfiorare un po' tutti. Titolo oggi datato anche a causa dell'eccessiva lentezza, ma che si ritaglia comunque discrete suggestioni visive frutto di ottime inquadrature (la mano che sta per aprire la porta è ripresa paro-paro dall'Argento alle prese con storie di streghe). Il sottotesto da melodrammone non aiuta poi certo ed è la noia, spesso, a fare capolino. Su di una colonna sonora che unisce porte cigolanti, sibilanti folate di vento, tenebrose risate nel buio a note pianistiche post-romantiche (con contorno di pedali organistici e clarinetti) composte da Jim Murphy (?) durante alcuni dialoghi tra il "mostro" e la concupita, non so perché, mi tornava alla mente l'Elio che scimmiottava Mina e Alberto Lupo: "prima ti amo, poi ti odio, poi ti amo, poi di odio... poi, ti apprezzo". [FB] |
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DI M. BAVA, CON C. LEE, D. LAVI, T. KENDALL, L. PIGOZZI, HORROR, ITALIA, 1963, 87', 1.85:1 |