F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

●● ½

TOY STORY
MARS ATTACKS
LA FRECCIA AZZURRA
SOSPESI NEL TEMPO
JAMES E LA PESCA GIGANTE
FARGO
STRADE PERDUTE
CRASH
DAL TRAMONTO ALL'ALBA
L'ARCANO INCANTATORE
SHINE
SEGRETI E BUGIE
KISSED
RITRATTO DI SIGNORA
LARRY FLYNT

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"il suicidio artistico di John Carpenter"

Dopo un devastante terremoto, Los Angeles è diventato quel che era New York nel 1999. Jena Pliskin ha una nuova missione che potrà riscattarlo: questa volta è la figlia del Presidente, "Utopia", a dirottare un aereo a Los Angeles. Qui, il protagonista in missione entrerà i contatto con personaggi quanto mai bizzarri... Carpenter decide dopo il flop de  IL VILLAGGIO DEI DANNATI  opta per dare un seguito al suo film culto  1997 FUGA DA NEW YORK  suicidandosi artisticamente. Kurt Russell non ha perso smalto, anzi è ancora carismaticissimo: e che emozione quando parte la stessa sigla, ma in versione remix! Quella del regista è comunque una fuga da Hollywood (in un momento vediamo eloquentemente l'omonima scritta che sovrasta la città, bruciare). Certo è che quella specie di Che Guevara in versione dinamitarda non vanta lontanamente l'aura inquietante che avvolgeva "Il Duca": sembra piuttosto una "macchietta di cattivo". "Jena" questa volta non plana in loco con un aliante, ma arriva via mare, con un mini-sommergibile. C'è pure Valeria Golino ('na coatta) Bruce Campbell (il Frankenstein della chirurgia estetica) Steve Buscemi (al posto di Ernest Borgnine, vestito come il Joker) e Pam Grier. Se le situazioni si ripetono pressoché identiche, cliché compresi (il cattivo gira in macchinone, la sfida nell'arena a "Jena") il ritmo c'è e fa sempre piacere vedere il buon John nel suo "fottuto campo di gioco". Gli effetti di computer grafica sembrano presi direttamente da videogiochi dell'epoca e il fumetto si affaccia nella sequenza dello tsunami cavalcato con una tavola da surf. Purtroppo tutto quel che era magico nel prototipo, qui risulta caciarone, caricato, e anche logicamente prevedibile. Quasi una "presa di culo" autoriale dove Carpenter si diverte a far ambientare lo spettatore in un ambiente familiare, per poi confonderlo con piccole novità. Gli spettatori non gradirono, boicottando il film. [FB]

[ESCAPE FROM L.A.] di J. CARPENTER, CON K. RUSSELL, S. BUSCEMI, AZIONE, USA, 1996, 97', 2.35:1