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COMIC THRILLER DRAMA
"la simpatia dei personaggi salvano baracca e burattini"
Marty McFly si vede costretto a raggiungere Doc, appena lasciato dall'altro sé stesso per tornare al futuro, al fine di recuperare la macchina del tempo che l'inventore ha sepolto in una vecchia miniera abbandonata. Ma, scoperto che qualcosa nel passato non è andato per il verso giusto, decide di andare ancora indietro... Giunge a capitolazione la trilogia di Zemeckis sui viaggi nel tempo, a tutt'oggi l'unica e la più riuscita divagazione sul tema (se escludiamo l'oggetto non identificato, nonché folgorante film ideato da Richard Kelly in epoca più recente). L'inaugurazione dell'orologio, simbolo della serie, la minaccia di ulteriori paradossi e quant'altro, sono sul piatto della bilancia. Sarebbe stato interessante mettere qualcosa di più in campo considerato che nel capostipite, Marty salva "Doc" modificando la storia, e così fa quest'ultimo con "Clara" (new entry di questo terzo e ultimo capitolo della saga). Comunque questo capitolo 3 sembra quasi un remake del primo film, che già aveva un aspetto parodistico. C'è più spazio per DOC e ci sono battute che restano nella memoria ("perché ci riduciamo sempre all'ultimo momento?") ma si avverte che manca quel "qualcosa" dei predecessori che ne faceva pellicole ben più memorabili. Poteva andare molto peggio, e fortunatamente la regia è sempre salda e la simpatia dei personaggi fanno il resto, salvando baracca e burattini. "Cane Pazzo Tanhen" (nemesi dell'arcinemico della famigli McFly) è una figura un po' troppo tagliata con l'accetta e se certe scenografie suonano fasullo lontano un miglio, gli effetti speciali sono ancora e sempre all'altezza. Notevole la trovata di far trainare oltre le mille miglia la macchina da un treno lanciato verso un binario morto sospeso nel vuoto, che però sarà "comodamente" traghettata nel futuro, quando la linea ferroviaria sarà completata. "Marty! Non stai ragionando quadrimensionalmente!". [FB]
[BACK TO THE FUTURE 3] di R. ZEMECKIS, CON M. J. FOX E C. LLOYD, AZIONE, USA, 1990, 118', 1.85:1