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●● ½ TV
THE FANS T R A I L E R |
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"Edgar Allan Poe, e anche Richard Matheson, avrebbero gradito questo racconto" |
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Chirurgo si presta ad una vera mascalzonata: da un uomo ancora vivo (forse in coma, forse mesmerizzato) viene prelevato il cuore destinato ad un altro paziente. Il "donatore" forzato non la prende proprio bene... Anthony Quayle in partitura cita il Machiavelli, come sempre avvolto da fumi sulfurei (solforosi?) mentre introduce (dalle reti private locali, intorno al mezzogiorno italiano in quel degli anni '70/80) le storie autoconclusive della serie televisiva IL TOCCO DEL DIAVOLO La serie australiana comprendente 26 episodi poteva vantare su storie brevi, a volte incisive. Edgar Allan Poe, e anche Richard Matheson, avrebbero gradito questo episodio. "A Game of Hearts" mette al centro "ritornanti" a cui è stata data prematura sepoltura, che bramano vendetta. Da sudori freddi la roca voce che perseguita il protagonista: mathesonianamente via etere (il telefono, per capirci). Immancabile la sequenza ambientata nel cimitero, dove il medico vuole vederci chiaro, con sospiri, rantoli e riesumazioni d'ordinanza. Dirige e interpreta l'episodio Darren McGavin, e tolte le buone intenzioni foriere di genuine suggestioni, indugia un po' troppo nel finale peccando un po' troppo di pedanteria. Ad ogni modo un episodio non del tutto disprezzabile. Anche Anthony Quayle non potrà fare molto altro oltre a ricordarci che: "c'è sempre un tocco del diavolo in ognuno di noi", e augurarci "sogni d'oro". La serie, pur negli alti e bassi dei suoi 26 episodi, oltre a rappresentare il caso (unico) di serie dell'orrore prodotta in Australia, grazie a episodi come questo, può ben rivaleggiare con quella Hammer del decennio seguente. Bei tempi quando all'ora di pranzo passavano serie dell'orrore e non puttanate per cerebrolesi, ossequi al potere, improbabili lezioni di cucina, casi umani, combriccole più o meno imparentate a livello genealogico. [FB] |
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[A GAME OF HEARTS] DI E CON D. MCGAVIN, C. CROFT, HORROR, AUSTRALIA, 1973, 26 EP DA 24', 1.33:1 |