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"sono il cazzo di Presidente degli Stati Uniti!!!"
Le Nazioni del Pianeta hanno dovuto giocoforza fare fronte comune e disporre una rete globale di satelliti atti al controllo, e in seconda istanza di stabilizzazione, degli eventi climatici, compromessi dai gas serra. Sfortunatamente diventa così facile per il cattivo-fora-de-capa-de-turno di immettere un virus nel sistema... "Sono il cazzo di Presidente degli Stati Uniti!". Direi che così si può bene riassumere la sciocchezza che è "Geostorm". Gerald Butler è un torcione, credibile come scienziato come io lo sono da Papa. Poi, vogliamo dirla tutta? Ne abbia francamente piene le palle di automobili che fuggono dal crollo di grattacieli, tsunami che travolgono uomini a cavallo (abbiamo anche questo) e scioglimento della neve a Mosca (ce c'è poca: ve l'assicuro, non è un'impresa impossibile). Il film risponde ai canoni catastrofici, genere al quale è stata inopinatamente iniettata una dose da cavallo di action, che ovviamente finisce con lo svilirne ogni parvenza di senso. Se quando vediamo Ed Harris pensiamo immediatamene che [EVIDENZIA LO SPOILER] sia lui il traditore, vincendo a mani basse, tutto è ridotto ad uno spettacolino fracassone che fa sembrare sobri i tronfi catafalchi in celluloide di Emmerich. L'idea del controllo climatico attraverso i satelliti sotto una sorta di "nuovo ordine mondiale" era anche attuale, se pensiamo a recenti dichiarazioni uscite per sbaglio da certe ugole e che danno un senso di esistere a tutte le teorie più o meno complottiste sulla "geo-ingegneria". Ma qui si svacca di brutto, come da copione. Ad un certo punto sentiamo dire: "porta-sbagliata", con lo stesso tono di "buco-sbagliato" di banfiana memoria. Insomma: questo film è veramente un buco nell'acqua. Il finale è tutto un frastuono, con gli eroi che tentato di fermare l'irreparabile, musica enfatica, effetti speciali tanto leccati da sembrare parte di una presentazione di un bel videogioco. [FB]
[ID] di D. DEVLIN, CON G. BUTLER, E. HARRIS, A. CORNISH, FANTASCIENZA/AZIONE, USA, 2017, 109', 2.35:1