F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 6 0        1 9 6 1        1 9 6 2        1 9 6 3        1 9 6 4       1 9 6 5        1 9 6 6        1 9 6 7        1 9 6 8        1 9 6 9        >

 

●●●




A PIEDI NUDI NEL PARCO
INDOVINA CHI VIENE A CENA
BARBARELLA
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
TRE PASSI NEL DELIRIO
PER FAVORE NON MORDERMI...

GLI OCCHI DELLA NOTTE
BELLA DI GIORNO
IL LAUREATO

SI VIVE SOLO DUE VOLTE
NICK MANO FREDDA
RIFLESSI IN UN OCCHIO D'ORO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"avvincente e a tratti sorprendente"

 

 

"Torture Garden" è il nome del padiglione del luna park dove cinque avventori vengono persuasi da un mellifluo narratore a farsi ipnotizzare per vedere squarci di un destino non proprio benevolo. C'è chi a causa della propria avidità dovrà vedersela con un gatto stregonesco goloso di crani, chi aspirante star del cinema scoprirà sulla sua pelle (meglio, sotto) il segreto dietro all'eterna giovinezza dello star system, chi ancora si contenderà le attenzioni di un pianista col suo pianoforte e chi, appassionato collezionista di Allan Poe dovrà confortarsi con le ambizioni di un rivale ben più abile. La sorte dell'ultimo avventore sarà una sorpresa... Certamente debitore del capostipite  LE CINQUE CHIAVI DEL TERRORE  questo ennesimo divertissement a episodi di Freddie Francis prodotto dalla Amicus, eterna rivale della più blasonata Hammer, si dimostra, trascurando il debole pretesto che si presta a far da collante tra le storie, avvincente e a tratti sorprendente. Aleggia il fantasma di Poe sin dalla prima novella con protagonista un gatto quasi-nero, precorrendo la vicenda dell'estate di Sam dove il killer seriale diceva di seguire i dettami del suo cane. Meglio l'episodio con protagonista la tipa arrivista che non esita a boicottare l'amica del cuore pur di scavalcarla nell'appuntamento serale che potrebbe rivelarsi l'occasione della vita, e che si rilegge chiaramente come metafora del divismo anticipando il tema della chirurgia estetica di un bel trentennio. E "Il Giardino delle Torture" anticipa pure il King di  CHRISTINE  dove nel terzo frammento trova applicazione la massima: "gli oggetti che possiedi, alla fine, ti possiedono". Ma è l'ultima storiella che si ritaglia il posto d'onore per la mirabile gestione dei tempi e per la singolarità della trovata: una sorta di sberleffo al copioso ciclo poeniano di Vincent Price & CO. dove si dividono la scena Jack Palance e Peter Cushing. Sulfureo Brugess Meredith nel ruolo del "Dottor Diablo". [FB]

 

[TORTURE GARDEN] DI F. FRANCIS, CON B. MEREDITH E J. PALANCE, HORROR, UK, 1967, 89', 2.35:1