F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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ARSENICO E VECCHI MERLETTI
LA DONNA DEL RITRATTO
LA FIAMMA DEL PECCATO




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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"quel che si dice un sequel creativo"

 

 

A una bambina sempre assorta in quello che lei dipinge come "un mondo fantastico" e che potrebbe essere figlia della donna-pantera che aveva perso la vita a seguito di inquietanti fatti di sangue alcuni anni addietro, appare Irina: proprio la figura che fu ricondotta a quei tragici eventi. Trattandosi di un fantasma solo la piccola sembra vederla. I genitori adottivi ricollegano inizialmente le visioni alla sua fervida fantasia... Con "Il Giardino delle Streghe" la RKO soleva dare un seguito a  IL BACIO DELLA PANTERA  di Tourneur. Quello in oggetto è quel che si può definire: un sequel creativo, sfruttando un personaggio "bruciato" e facendolo perciò riemergere dall'ombra con arguzia. "Abito nell'oscurità immensa" dice il personaggio di "Irina" alla quale ancora da un volto una splendida Simone Simon (indimenticabile sotto la cappa mentre attende nel "giardino" la "piccola"). Gli effetti visivi sono molto buoni, e anche si avverte la presenza di Jacques Tourneur alla regia pur senza che ci sia, la regia è affidata alla strana coppia Fritsch e Robert Wise, qui già promettente e alla prima prova. Quel mostrare e non mostrare tipico dell'autore del prototipo vince la sfida di una messinscena comunque curatissima nei dettagli: luci e ombre rendono palpabile la minaccia che può nascondersi tra le mura di una casa nella quale entrare dietro gentile invito: minaccia ben più reale e terrena di quella che nasconde uno spirito-guida materno. Tornano con la Simon anche Kent Smith e Jane Randolph già presenti nel film di Tourneur. Bravissima anche la piccola attrice protagonista, credibilissima nel ruolo di bimba indifesa e potenziale preda della follia umana. Sorvolando su suggestioni natalizie zuccherose, oggi un tantino demodé (il gruppo che canta gli inni natalizi) è questo un classico che merita il recupero. Una volta tanto il titolo italiano è più pertinente dell'originale che parla di una inesistente "maledizione". [FB]

 

[THE CURSE OF CAT PEOPLE] DI G. FRITSCH E R. WISE, CON S. SIMON, K. SMITH, USA, 1944, ??', 1.33:1