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"il figlio di Kurt Russell in un incubo cronenberghiano per un episodio che è puro cinema"
Un ragazzone yankee di ritorno da un giro del mondo un po' "per ritrovare sé stesso", si trova a Londra per la sua ultima tappa. Conosce una ragazza che subito lo porta a letto e, datosi che si ritrova al verde l'indomani, gli propone di rispondere ad un annuncio dove si reclutano giocatori di videogiochi interattivi di ultima generazione (realtà virtuale). Gli suggerisce anche che uno spionaggio industriale sarebbe per lui più proficuo dato che anche lei lavora nell'ambiente e gli chiede di fotografare e girarle un po' quel che può... Wyatt Russell, figlio di Kurt Russell e Goldie Hawn, è il protagonista del secondo episodio della "Terza Stagione" di BLACK MIRROR Ancor prima del primo episodio, si respira molto più cinema che televisione, anche a giudicare dalla fotografia di prima fascia oltre che dallo stesso formato panoramico. Il figlio di cotanta coppia se la cava egregiamente e la somiglianza con il babbo è davvero incredibile: pare davvero che il buon Kurt sia ringiovanito, stessa barba, stessi occhi. All'azienda produttrice di "Giochi Pericolosi" (questo, il titolo) gli prospettano un "test play", lo stesso che proposero al sottoscritto e ad un'amico sciocco in quel di Milano quando ci si illuse di vendere un'idea per un gioco da tavolo. In pratica, il poveraccio viene qui usato come "cavia" e il riferimento a EXISTENZ di Cronenberg è evidente, dato che viene loro "innestato" sotto cute un chip che renderà l'esperienza virtuale unica e davvero paurosa. Viene informato solo in parte dei rischi. Quel che poi segue è, come per il film citato, di incerto inquadramento, tra la sfera virtuale e reale e tra un incubo ad occhi aperti e un falso risveglio si arriva ad una chiusa forse non pienamente appagante che si traduce in una probabile [EVIDENZIA LO SPOILER] lobotomia ed "archiviazione" del Nostro. Comunque un bell'episodio, con trucchi adeguati e un convincente Russell Jr. [FB]
[BLACK MIRROR S3: PLAYTEST] di D. TRACHTENBERG, con W. RUSSELL, HORROR, UK, 2016, 60', 2.35:1