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BRAZIL
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Romero si fa carpenteriano"

 

 

Quelli che sembrano gli ultimi esseri umani viventi, si sono chiusi una specie di fortino recitato. Ogni tanto si levano con un elicottero in cerca di improbabili superstiti. Ma il centro operativo opera nel sottosuolo, in quella era una vecchia miniera. Lì alcuni medici provano a studiare il comportamento degli zombi che tentano di "addomesticare". Ma i militari compromettono i passi in avanti che si stavano compiendo... Romero, riparte dall'elicottero di  ZOMBI  ma cambia i personaggi (anche se il nero è ancora e sempre un pilota di elicotteri). Che belli i tempi quando la protagonista (Lori Cardille) non era la bellona di turno, ma "una faccia non già vista". Ancor prima, nel prologo incipit piazza una sequenza (che poi era il trailer televisivo del film, in quel dell'86) memorabile: quella che sarà poi la protagonista dentro una stanza chiusa, spoglia, si avvicina ad un calendario e dal muro sbucano improvvisamente delle mani a ghermirla. 400000:1 è il rapporto dei morti viventi rispetto agli umani vivi rimasti. Romero si concentra principalmente sui rapporti umani (la dottoressa aveva perfino cercato di legare sentimentalmente con una sua antitesi: un militare). L'allegoria politica del regista americano anche qui emerge chiara: è grazie al loro essere parte di una casta (dottorale e militare) che i protagonisti del film sono ancora vivi e si possono permettere un "rifugio". Il regista adotta uno stile quasi carpenteriano, così come carpenteriane sono le musiche. Il mad doctor (lo chiamano "il dottor Frankenstein") che si spinge a cercare di "addomesticare" lo zombie ("Bub") nella speranza di poter educare i nemici, è un momento straordinario. Qualcuno, forse provocatoriamente, parlò che si doveva candidare l'attore che lo interpretava (Howard Sherman) all'Oscar. Gli smembramenti finali sono ancora oggi qualcosa di incredibile!  THE WALKING DEAD  lo prenderà ad esempio. [FB]

 

[DAY OF THE DEAD] di G. A. ROMERO, CON L. CARDILLE,  HORROR, USA, 1985, 110', 1.85:1