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CASINò COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"Scola gira un film che è il necrologio del Cinema italiano: grande film, hitchcockiano e tragico" |
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Laureato trentenne non riesce a trovare lavoro, condizione che gli impedisce di pensare ad un domani con la ragazza che ama. Nel suo condominio c'è un vecchio che gli fa una proposta indecente: uccidergli la moglie... Se quello di Ettore Scola del '77 era il canto del cigno della grande stagione della commedia all'italiana, e io direi proprio del cinema italiano nel suo complesso, "Romanzo di un Giovane Povero" dello stesso autore può considerarsi il necrologio. Girato in panoramico (dettaglio che ne certifica l'importanza cinematografica che ne rimarca subito la distanza con la destinazione cinematografica della quasi totalità delle produzioni italiane del periodo) mette in scena l'ultima interpretazione di Mario Carotenuto (regala commozione) e soprattutto il suggello di una carriera memorabile come quella dell'Albertone nazionale (l'ultima apparizione, quella con la Marini, è più da considerarsi un bizzarro sberleffo). E' nel tratteggio del suo "Bartoloni" che l'attore riporta il mestiere sulle coordinate di personaggi più seriosi se non tragici come questo: ambiguo, un mefistofele di faustiana memoria o semplicemente un poveraccio affetto da demenza senile? La vicenda, attualizzata ma tratta da un celebre romanzo francese, è tragica e rappresenta la miseria dell'altro protagonista, perfettamente incarnato dal bravo Rolando Ravello che arriva ad "annullarsi" ("è chiuso come un'ostrica") recitando sotto le righe come solo i grandi, reggendo i confronti con un mostro sacro come Sordi. Funzionali anche le figure di contorno, e Scola oltre a dirigere alla sua maniera gli attori (Isabella Ferrari, André Dussollier, Sara Franchetti: la madre di "Vincenzo") si concede anche gli svolazzi di fabbrica riportando alla memoria i suoi lavori più celebrati. E sullo sfondo, l'ombra di Hitchcock evocato dichiaramente in un dialogo-chiave. Finale che è un pugno nello stomaco, in un mondo ingiusto senza vincitori ma solo di "vinti". [FB] |
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di E. SCOLA, CON A. SORDI, R. RAVELLO, I. FERRARI, THRILLER/DRAMMATICO, ITALIA, 1995, 120', 2.35:1 |