F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I SOLITI IGNOTI
FORTUNELLA
UNA STREGA IN PARADISO
DRACULA IL VAMPIRO
L'ESPERIMENTO DEL DOTTOR K
FLUIDO MORTALE
LA DONNA CHE VISSE 2 VOLTE
LA GATTA SUL TETTO CHE...
L'INFERNALE QUINLAN

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"qualche schematismo nel mostrare gli orrori della guerra nel film dove Brando è biondo"

Un tenente austriaco con problemi di coscienza (e un debole per le donne) che rinuncerà al suo posto di sbirro all'interno dell'esercito nazista per finire in prima linea, e due americani: uno scapestrato ebreo dal cuore tenero e un "papavero di Broodway" che si incrocercanno tra il fronte, in nord Africa, Parigi e Londra... "I Giovani Leoni" è oggi per lo più ricordato per il Marlon Brando ossigenato (capelli biondo platino) più che per la storia narrata e l'opera in sé. In realtà si tratta di un'opera ambiziosa, più del risultato complessivo. Indubbiamente ci si rifarà al personaggio di Dean Martin per  LA GRANDE GUERRA  di Monicelli, di appena un anno più vecchio, che guarderà con tutta evidenza allo stesso film di Edward Dmytryk per una certa visione della guerra, poco "eroica" e fatta in realtà dai piccoli uomini, in barba alla retorica patriottica d'accatto di altri blasonati affreschi propagandisti. Si tratterà anche il tema del "nonnismo" e le porcate in caserma "coperte" dai superiori, attraverso la figura di un Montgomery Clift massacrato di botte e ridotto a ecce homo, e si toccherà con mano l'orrore della guerra nella sequenza in ospedale dove il generale sfigurato chiederà a Branco di fargli avere una baionetta per "aiutare a morire" il suo compagno di stanza: un corpo ridotto alla  E JOHNNY PRESE IL FUCILE  Non certo invece per la costruzione, dato che nel film americano si opta per presentare dapprima (prima ora e mezza) le singole vicende personali dei tre personaggi, per poi farli incontrare/scontrare tra loro nell'ultima ora e mezza. Barabara Rush è una donna contesa e riconosciamo pure un Lee van Cliff senza baffi. Girato in un panoramico cinemascope e fotografato in bianco/nero. Qualche schematismo nel mostrare gli orrori della guerra penalizza la votazione complessiva. Scommetto una cifra che il Phoenix di  THE MASTER  si è ispirato al Clift di questo film. [FB]

[THE YOUNG LIONS] DI E. DMYTRYK, CON M. BRANDO, M. CLIFT, D. MARTIN, GUERRA, USA, 1958, 160, 2.35:1