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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"morbosissimo film di Damiani sul primo vero serial killer italiano"

 

 

Nella Roma mussoliniana imperversano le gesta di un maniaco che stupra e uccide bambine in tenera età. Il regime non riesce a dare alla folla il responsabile e così pernsa bene di fabbricarsi ad oc un capro espiatorio. La scure si abbatte su di uno sventurato all'oscuro del tutto: un farfallone che fa il fotografo "artistico"... Provate a chiedere in giro chi sia stato  IL MOSTRO DI FIRENZE  e TUTTI vi risponderanno: "Pacciani!". Ora, non dico che costui fosse uno stinco di santo e forse nella storiaccia delle "dolci colline di sangue" ebbe davvero un suo ruolo, anche piccolo. Diversamente da "Girolimoni Il Mostro di Roma", innocente e vittima di un clamoroso errore giudiziario, ma passato alla storia con questo triste epiteto. Trovarsi addentro all'impietoso tritacarne della (mala)giustizia comporta essere marchiati di infamia a vita. Con la storia dell'omicida di coppiette, la vera storia del protagonista ha poco in comune a livello di tipologia di vittime, dato che qui il maniaco uccide bambine, anche piccolissme (rivoltandole a livello vaginale/anale) ma rappresenta ugualmente un precedente di serial killer tutto italiano (fiorentino quell'altro, romano questo in oggetto). La pellicola è parecchio morbosa, e Damiano Damiani ci da dentro con parecchie situazioni al limite del sostenibile (il maniaco che "giocherella" con un neonato). C'è anche un pestaggio fai-da-te fulciano da parte di una folla berciante e bestiale ai danni del malcapitato di turno (Mario Carotenuto, che si di lì a poco si suiciderà per la vergogna con il vetriolo). Oltre al bravo Nino Manfredi (che compare dopo quasi mezz'ora) troviamo qui per la prima volta sullo schermo un giovanissimo Gabriele Lavia (inquietantissimo il suo "Tarquinio", ma ancor più la madre che lo protegge e ne copre le gesta) che il Darione Nazionale provinò chiaramente da codesto contesto per il suo disturbatissimo "Carlo" di  PROFONDO ROSSO  [FB]

 

di D. DAMIANI, CON N. MANFREDI, G. LAVIA, O. M. GUERRINI, COMM/HORROR, ITALIA, 1972, 118', 1.85:1