F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½

Arrival
DOCTOR STRANGE
ROGUE ONE
WAR OF THE PLANET OF THE APES
PASSENGERS
AVE CESARE
X-MEN APOCALISSE
DEAD POOL

CAPTAIN AMERICA CIVIL WAR
COLOSSAL

STAR TREK BEYOND
WAR CRAFT
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

GODS OF EGYPT
BATMAN VS SUPERMAN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"l'hanno massacrato tutti, per me, è meglio di 'Batman contro Superman' di Snyder"

 

 

Nell'Età dell'Oro dell'Antico Egitto, i mortali sono governati dagli dèi. Il giorno dell'abdicazione di Osiride in favore del figlio Horus, giunge il fratello del primo, Seth, che spacca tutto. Un ladruncolo si fa convincere dalla ragazza di restituire gli occhi al mancato re e a dar loro manforte arrivano la sua sposa Hathor e Toth... Se si guarda in giro si ha la conferma che "Gods of Egypt" di Alex Proyas non sia piaciuto praticamente a nessuno. Il fatto è che le argomentazioni talvolta sfociano nel ridicolo, e capita di leggere: "ma gli dèi egizi con tratti somatici occidentali cosa c'entrano?". A questi sciocchi occorrerebbe una scuola di correzioe a base di Sitchin, Biglino & CO poiché gli dèi non erano certamente "originari del luogo"... Ciò non toglie che molti effetti di computer grafica sono realmente inguardabili e riportano più ai videogiochi di 10 anni fa. Posso dire invece, personalmente, che non l'ho trovato così insopportabile? Mi è sembrato anzi un omaggio ai fantasy retrò stile  IL LADRO DI BAGDAD  con il giovane mortale alleato con Horus a riportare ai fasti (con le dovuto proporzioni) di Sabu e Genio. Animazioni approssimative (per quando concerne le protesi tecnologiche degli dèi e taluni combattimenti: effettivamente piuttosto trash) si bilanciano in verità con momenti visivamete riusciti (i serpentoni nella città abbandonata, l'incontro con la sfinge, il regno dei morti, il lovecraftiano Kaos strisciante al quale si contrappone il Ra di Geoffrey Rush) che (pochi l'hanno capito) si avvicina volutamente a illustrazioni, a tavole disegnate. Poi, si sa, il sottoscritto, quando si dibatte di mitologia non garantisce obiettività, ma una cosa è certa: la baracconata intrattiene e vale molto più del contemporaneo Zack Snyder. Lì era noia, qui le due ore volano che è un piacere. E Proyas conosce la materia: gli dèi sono alti più di tre metri e non sono immortali, vivono mille anni e poi muoiono pure loro. Lo score di Marco Beltrami è OK! [FB]

 

[ID] di A. PROYAS, con N. COSTER-WALDAU, G. BUTLER, B. THWAITES, FANTASY, USA, 2016, 127', 2.35:1