F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 0 0
2 0 0 1
2 0 0 2
2 0 0 3
2 0 0 4
2 0 0 5
2 0 0 6
2
0 0 7
2 0 0 8
2 0 0 9
>
●●● ½ TRASH
ANTICHRIST
THE HOUSE OF THE DEVIL
GRACE
PARANORMAL ACTIVITY
SKJULT
THIRST
THE BOX
ORPHAN
GROTESQUE
CARRIERS
SPLICE
BLOOD CREEK
REC 2
DRAG ME TO HELL
GIALLO
T R A I L E R
"un mood opprimente che ti si insinua direttamente sottopelle"
Alla terza gravidanza, dopo due conclusesi male, una giovane donna confida nella sorte che anche questa volta le si accanisce contro ferocemente. La piccola, dopo un parto dolorosissimo, nasce morta ma poi, come in un bellissimo sogno, riprende a vivere. Ma si tratta solo un allucinante, angosciante incubo nerissimo... Termini questi ultimi che bene si sposano con l'atmosfera di questa elegia dell'orrore che sembra partorita (ops) da un Cronenberg (canadese, come l'autore qui) o da un Lynch. Aggiungerei: malato. E disturbante. Un film da vietare alle gestanti assieme a "Eraserhead", senza dubbio. Contrariamente a quanto tende a fare l'horror contemporaneo (fatte salve le eccezioni) "Grace" non fornisce spiegazioni lasciando allo spettatore le ipotesi sui retroscena di un evento straordinario che richiede un tributo alto. Il regista e sceneggiatore Paul Solet è abile a rifiutare facili cliché e filma davvero "da dio", gestendo una sceneggiatura che potrebbe stare in una pagina in maniera quasi perfetta. La prima parte, in particolare, è da manuale, tanto che il mood opprimente ti si insinua direttamente sottopelle sin dai fotogrammi iniziali. Ma va ricordato che "Grace", oltre che di atmosfere (malsane) è un film che si avvale attori capaci, contando su di una superba interpretazione di Jordan Ladd (i suoi lavori che precedono "Grace" sono "INLAND EMPIRE", "Grindhouse" e "Hostel 2": tenere d'occhio la tipa diventa un imperativo) contrapposta all'arcigna Gabrielle Rose nel ruolo della suocera invadente (scontato il confronto tra le due, sulle scale, after "Shining") e Samantha Ferris nell'ostetrica dal passato ignoto sul quale si potrà fantasticare. Cast al femminile quindi, notevoli fotografia e musica. Qualche difetto lo si ravvisa (invece di un finale potente come lo si sarebbe auspicato ne arriva uno un po' banale) ma era parecchio che un horror psicologico non mi turbava così. Guarda caso, inedito in Italia. [FB]
[ID] di P. SOLET, CON J. LADD, G. ROSE E S. FERRIS, HORROR, USA/CANADA, 2009, 85', 2.35:1