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●● ½
THRILLER |
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"forse non all'altezza delle aspettative degli autori, ma conserva a tutt'oggi un fascino morboso" |
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Superstiziosa donna meridionale di mezza età si trasferisce negli anni '30 al nord. Stravede per l'unico figlio, ultimo sopravvissuto di tredici abortiti o periti dopo appena pochi mesi di vita. Fedele ad un patto che crede di aver stipulato, si dedica a sacrifici umani convinta che "solo con la morte si può tenere lontana la Morte"... Ispirandosi alla nerissima vicenda della "saponificatrice di Correggio" ancora una volta nell'Italia di Cinecittà si reclutano grandi nomi per piccoli film. Shelley Winters nel ruolo della suocera che nessuna aspirante moglie vorrebbe avere, passa all'azione dopo il preambolo di CHI GIACE NELLA CULLA DELLA ZIA RUTH? Molte le sequenze grottesche (le decapitazioni, la vendita del sapone ricavato dal grasso dei corpi delle vittime alle dirimpettaie, la scena dove al "circolo del the" ci si delizia con i manicaretti ricavati dalle ossa dei cadaveri, triturate col pestello) ma alcuni particolari fanno centro: il tavolo inclinato mostrato con orgoglio dalla servetta ritardata con tutto il set di seghe e coltellacci (un set nel set) o ancora la candida confessione dell'agghiacciante segreto all'esterrefatta sorella del prete (che da par suo non reggerà il colpo). Forse non all'altezza delle aspettative degli autori, il film di Mauro Bolognini è penalizzato anche da un ritmo fin troppo elegiaco e da alcuni momenti che appesantiscono l'insieme (la minorata offerta al figlio) ma conserva a tutt'oggi un indubbio fascino morboso, a tratti disturbante. L'inedito trio Max von Sydow, Renato Pozzetto e Lionello "en travesti" si ripresenta dopo la dipartita in altrettanti nemesi maschili. Nel cast anche Laura Antonelli (unica donna vera tra mille caricature) Rita Tushingham, Adriana Asti, Milena Vukotic e Liù Bosisio. Malinconici motivi fischiati e canzoni ("Vita Vita" che fa da sfondo ai titoli è cantata da Mina) firmate da un ispirato Enzo Jannacci. Lionello in abiti femminile e con veletta: sputato a mia zia Ruth, pardon Rita. [FB] |
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di M. BOLOGNINI, CON S. WINTERS, M. VON SYDOW, L. ANTONELLI, GROTTESCO, ITALIA, 1977, 115', 1.85:1 |