F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 6 0        1 9 6 1        1 9 6 2        1 9 6 3        1 9 6 4       1 9 6 5        1 9 6 6        1 9 6 7        1 9 6 8        1 9 6 9        >

 

●●




2001 ODISSEA NELLO SPAZIO
HOLLYWOOD PARTY
STRAZIAMI MA DI BACI...
VIP MIO FRATELLO...
ROSEMARY'S BABY
LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI

LA SPOSA IN NERO
IL PIANETA DELLE SCIMMIE
C'ERA UNA VOLTA IL WEST

RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI
IL MEDICO DELLA MUTUA
TEOREMA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"erroneamente considerato uno dei primi erotici italiani, si ricollega più al filone arrabbiato"

 

 

Diciassettenne paraplegico viene condotto a casa degli zii causa un viaggio estero dei genitori. In realtà, il ragazzo finge, e gioca a stuzzicare la giovane zia. Questa è legata ad un giornalista che la vizia, ma alla lunga si butta sul giovane, soccombente al noto complesso di Fiorenza Nightingale, o "della crocerossina"... In bianco e nero livido, si apre su una seduta di elettroshock. "Grazie Zia" è l'esordio di Salvatore Samperi. Come giustamente commenta la nota su wikipedia, il film è erroneamente associato alla commedia erotica, complice la strada che seguirà poi il suo autore, ma è invece da ricondursi al cosiddetto "cinema arrabbiato" in voga sul finire degli anni '60 nel nostro paese. Presente  PRIMA DELLA RIVOLUZIONE  di Bertolucci? I vizi di regia di Samperi però ci sono proprio tutti: l'attitudine a buttare la musica a casaccio, comune a molti suoi film, Già riprende comunque la Gastoni con indubbia attitune al voyerismo e butta qua e la qualcosa di pruriginoso: suggerendo una pugnetta dei Castel dopo essersi deliberatamente denudato fronte a la zia. Al centro, come già detto, c'è il rapporto della "matura" dottoressa Lisa Gastoni e dell'imberbe Lou Castel, ma l'andamento è ondivago, e lo spettatore inizia presto ad annoiarsi, se non addirittura a irritarsi. Filastrocche cantate da bambini e voci bianche veramente irritanti, opera (incredibile) di Morricone, vengono infatti reiterate oltre l'umana sopportazione. Alcune bizzarrie ("Alvise", questo il nome del ragazzo, che morde come un cane la sgallettatissima cantante che abbozza una versione agghiacciante di "Auschwitz" di Guccini) o la messinscena di talune tenerezze tra i due. Dopo la prim'ora, il complesso di Fiorenza Nightingale, o "della crocerossina", prende quindi le redini della narrazione (il gioco del medico-donna e del paziente-maschio, poi, è un classico nelle fantasie adolescenziali) sino alla drammatica conclusione. [FB]

 

DI S. SAMPERI, CON L. GASTONI, L. CASTEl, G. FERZETTI, DRAMMATICO, ITALIA, 1968, 91', 1.85:1