F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
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TONYA
SULLA MIA PELLE
EVA
BALLATA DI BUSTER SCRUGGS
DOG MAN
HOLD THE DARK
22 LUGLIO
ORE 18.17 ATTACCO AL TRENO
BEIRUT
IL PRIGIONIERO COREANO
TERMINAL
L'ANGELO
OPERATION FINALE
PRIVATE LIFE
SECONDA VOLTA DI ANDERS
T R A I L E R
"romanzo di formazione sulla nascita di una amicizia tra due figure diversissime"
Un "mangiaspaghetti" di professione buttafuoria Nuova York, rimasto disoccupato, accetta l'incarico di accompagnare per 8 settimane un artista di colore in tournée nel campo ancora minato degli Stati del Sud... "Green Book" è quel che si può definire un road movie, un viaggio attraverso gli Stati Uniti, da New York agli stati sudisti dove l'emancipazione completa dei neri aveva ancora da venire negli anni '50. Principalmente è un film sull'amicizia che non ha confini, pur dovendo mettere assieme due persone e personalità agli antipodi come quella del raffinato artista con la puzza sotto al naso e il pisello sotto al materasso e un rozzo ma di buon cuore e buona famiglia, italoamericana. I due attori scelti per la parte, assieme, fanno faville e subito si comprende un affiatamento tra i due che finisce con il coinvolgere lo spettatore. Il primo è Mahershala Ali, nel ruolo dell'effettivamente esistito Don Shirley, musicista nero cresciuto in Russia a pane e Shostakovich, dotato di gran tecnica e fondatore di un particolarissimo "trio" in musiche tutt'altro che da "neri", il secondo un sempre splendido Viggo Mortensen, anche ingrassato per la parte essendo il suo personaggio celebre per vincere le scommesse stracciando la concorrenza riguardo l'ingurgitare hotdog. Entrambi prenderanno il buono l'uno dall'altro e ne usciranno due persone nuove pur conservando dentro sè stessi. La scommessa dei realizzatori è vinta, pur nel campo minato dei film di "buoni sentimenti", con in più in agguato il periodo natalizio, pranzo compreso. Di certo può difettare di drammatizzazione (la notte in cella si prestava a una drammatizzazione) ma evidentemente non era questo negli intenti. Si ride spesso tanto che viene difficile classificare la pellicola nel novero dei film "drammatici". Siamo più nel campo del romanzo di formazione e anche in questo caso un finale "magico" chiude in maniera perfetta le oltre due ore. [FB]
[ID] DI P. FARRELLY, CON V. MORTENSEN, D. SHIRLEY, l. cardellini, BIOGRAFICO, USA, 2018, 129', 2.20:1