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THE VILLAGE |
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Una casa maledetta in cui chi entra muore. Perché? C'è la maledizione dei fantasmi giapponesi!!! E poi c'è il bambino spettro che miagola. Brrrr! Cioé, basta. E' un remake di "The Ring" camuffato, più che remake di "un film d'orrore japanese". Peccato, perché da metà in poi qualche bella sequenza di tensione c'è ed è pure ben costruita (la tipa all'ospedale, la tipa nell'appartamento, la tipa sul tram... sempre la stessa tipa, da qualche parte) ma quel che sconcerta è il totale vuoto d'idee che non ti lascia neanche lo spazio di indagare sul mistero, dal momento che è tutto chiaro sin dall'inizio. Alla fine della fiera, si sa quel che a livello tramico starebbe sull'incartamento di un Bacio Perugina; unica novità è che il fantasma non è uno solo questa volta, ma ce ne sono ben due. Tre col gatto. E non salva la baracca il montaggio a-temporale (novità in un horror, però) che ci presenta avvenimenti e personaggi del passato e del presente che finiscono praticamente con l'incontrarsi (la protagonista si ritroverà infatti ad osservare dal vivo un fatto già avvenuto). Il ritmo è un altro punto dolente: a tratti letargico e appena vivacizzato dal fragore delle solite esplosioni sonore incise nella colonna sonora: espediente miserabile che -all'ennesima occasione- suscita più fastidio, che altro. Sarah Michelle Gellar, reduce dalla tv americana, è stata piazzata allo scopo di compiacere i teenager, considerato che l'azione è localizzata a Tokyo e la maggioranza del cast è nipponico anch'essa. Si riconoscono però pure due lynciani doc: la sempre spiritata "madre di Laura Palmer" e il Bill Pulmann dello splendido (quello sì) "Strade Perdute". Questo "The Grudge" resta in fondo quel che è, ossia lo sterile remake del già debole "JU-ON", realizzato dallo stesso regista dell'originale; un progetto nato morto al suo concepimento. [FB] |
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[ID] di T. SHIMIZU, con S. M. GELLAR, B. PULMANN, HORROR, GIAPPONE, 2004, 96', 2.35:1, VOTO: 4 |