|
|
●
T R A I L E R |
|||||||
"inguardabile" |
|
||||||||
Pornoattrice scopre di avere un cancro, e durante le cure, anche il vero amore. La conversione è duopo... Allora, se avete intenzione di deprimervi e di provare tutto fuorché eccitazione, "Guardami" è il film che fa per voi. Non se se sia più triste la messiscena, l'insulsaggine dei finti backstage, la ridicolaggine dei "registi" che sbraiatano dietro la mdp neanche fossero Kubrick o Orson Welles, la recitazione molto al di sotto della già bassissima astine del cinema italiano degli '90, sarà la presenza del futuro "onorevole" Vladimir Luxuria, poi emblema della tristissima e miserevole "sinistra arcobaleno". Tutto questo è più triste, molto più triste di quello che vorrebbe essere la storia di questa donna che fa la pornoattrice "perché le va", "perché le piace", alla quale viene diagnosticato un tumore (perché?!). Musica incessante, canzonacce di rara bruttura e sciatteria, montaggio che dopo 10 minuti non capisci se stai vedendo il trailer del film o un collage poco "artistico" di cut, perché non si capisce praticamente nulla di ciò che si vede, si passa da un posto all'altra, avanti e indietro nel tempo, a casaccio. Io mi domando: ma a chi sono rivolti questi film? Non ai fan delle defunte "luci rosse", perché in sala, dinanzi a cotanta fattura, sarebbero capaci (a ragione) di mettere a ferro e fuoco il cinema ed ESIGERE la restituzione del prezzo del biglietto. La protagonista Elisabetta Cavallotti pure si impegna e mette anima (poca, per quanto si erano lette lodi sperticate all'uscita in sala) e corpo (tanto: mostra anche la pisella, molto appariscente seppur non depilata, va detto...) ma Davide Ferrario spero si sia dato poi all'ippica, perché proprio il mestiere del cinematografaro dimostra non avercelo proprio. Su Flavio Insinna, futuro conduttore RAI stendiamo un velo pietoso. Qualcuno ha nominato a sproposito BOOGIE NIGHTS Ma stiamo scherzando? "Guardami"? Inguardabile. [FB] |
|||||||||
DI D. FERRARIO, con E. CAVALLOTTI, F. INSINNA, EROTIO/DRAMMATICO, ITALIA, 2018, 90', 1.85:1 |