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In epoca vittoriana, alla porta di una negromante bussa un nobiluomo che reclama a sé la giovane moglie appena scomparsa. Per farlo desistere dai suoi propositi, la megera, gli narra una macabra storiella... Un'ambientazione che prende le mosse dallo "Sleepy Hollow" di Tim Burton e una sceneggiatura che tratta di esperimenti "per ridare la vita ai morti", parte dal "Frankenstein" di Mary Shelley per spostarsi poi su latitudini un po' meno nobili ma ancora accattivanti. L'incontro dello scienziato con il negromante "Monteschino", sorta di dottor Dulcamara in salsa luciferina che promette l'immortalitą ai suoi clienti, metterą il giovane protagonista del racconto sulla giusta strada. Buoni i costumi, meno le location che paiono rimediate dallo smantellamento di un tunnel dell'orrore di un qualche lunapark. Il regista di "Henry Pioggia di Sangue" (John McNaughton) non č uno che va per il sottile, ma sarebbe ingeneroso non riconoscergli di aver saputo costruire una discreta atmosfera attorno alla casetta sperduta in fondo al bosco. Passando dalla negromanzia alla necrofilia (!) calca la mano com'era facile immaginare (la scena dell'ablazione violenta delle viscere di Monteschino č sopra alle righe di qualche metro) ma riesce a dare una credibile rappresentazione dell'incontro "focoso" con l'aldilą. Un'appendice sarebbe doverosa a proposito dei nudi gentilmente offerti da Leela Savasta... Ma č ad un passo dalla meta, che McNaughton manda tutto in vacca, suggellando questo episodio dei "Masters of the Horror" con una capitolazione risibile che vede [EVIDENZIA LO SPOILER] un cicciobello che squarcia la gola all'eroe che esce di scena cavalcato dalla blasfema peccatrice e un'epigrafe demenziale, evidentemente "creepy" e totalmente fuori luogo. Oltre che inattendibile: com'č possibile che la Savasta -pur nella finzione scenica- da anziana, diventi un'orrenda befana? [FB] |
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[HAECKEL'S TALE] di J. MCNAUGHTON, con D. CECIL E L. SAVASTA, HORROR, USA, 2005, 60', 1.85:1, VOTO: 5 |