F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

 

●●● ½

IL GRANDE LEBOWSKI
JACKIE BROWN
PRINCESS MONONOKE

STARSHIP TROOPERS
IL MONDO PERDUTO
FUNNY GAMES

APRI GLI OCCHI

THE GAME
ALIEN LA CLONAZIONE
L'AVVOCATO DEL DIAVOLO
L.A. CONFIDENTIAL
BOOGIE NIGHTS
LA VITA è BELLA
IL CORAGGIOSO

CONTACT

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"l'hellzapoppin alleniano"

 

 

Scrittore di narrativa piuttosto noto, odiato da famigliari e amici per essere stati da lui "utilizzati" nei suoi lavori, mascherati da fragili pseudonimi, inizia a scollarsi dalla realtà, perdendo la proverbiale lucidità, finendo -come dire- "fuori fuoco". Giungerà ad incontrare le figure letterarie create, a "rapire" il figlio nato da un matrimonio oggi a pezzi, presenziando a una premiazione in compagnia di una puttana e un cadavere... Delirante 'hellzapoppin" alleniano (contempla anche una visita agli inferi, per dire) che si configura smaccatamente come uno dei suoi film, forse, il film più sperimentale. Sin dai titoli di testa ce lo vuole dire: inframmezzando per la prima volta dei fotogrammi del film in mezzo ai consueti titoli bianchi su sfondo nero, fotogrammi che si propongono con evidenti, voluti, errori di montaggio. "Harry a Pezzi" è poi l'Allen più sboccato, in un film dove il turpiloquio è lasciato a briglia sciolta con un battutario ai massimi livelli, con situazioni che hanno a che vedere con il sesso ("pompini", nella fattispecie) molto più che in altri film del regista. E' forse l'Allen più difficile, non seguendo apparentemente un filo logico nello svolgimento degli avvenimenti che condurranno il protagonista (lo stesso regista) alla premiazione, richiedendo una seconda visione quasi obbligata. La sua faticosa messa a fuoco è quindi condivisa con lo spettatore, e non solo dall'immaginario ometto Robin Williams che vedremo sempre inevitabilmente sfocato (memorabile la scena dall'oculista, che consiglia alla sua famiglia l'uso degli occhiali opportunamente modificati per vedere nuovamente in faccia in congiunto). Ci sono quell'incapace di Demi Moore a interpretare la terapeuta che una volta sposata diventa "un'ebrea al cubo", Tobey Maguire prima della cura-Raimi, e un giovane Paul Giamatti. Menzione d'obbligo per il doppiatore Lionello: persona orribile, ma qui, innegabilmente bravo. [FB]

 

[ID] di E CON W. ALLEN, CON B. CRYSTAL, D. MOORE, R. WILLIAMS, COM/GROTTESCO, USA, 1997, 92', 1.85:1