F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●●

BALLATA DELL'ODIO E..
THE SOCIAL NETWORK
IL GRINTA
WINTER'S BONE
FROZEN
L'UOMO NELL'OMBRA
THE KILLER INSIDE ME
LA VIA DEL RITORNO
PEACOCK
HEREAFTER
BIUTIFUL
127 HOURS
RABBIT HOLE
ROOM IN ROME
SOMEWHERE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un Clint minore, apprezzabile ma irrisolto e inficiato da un buonismo un po' troppo conciliatorio"

 

 

Tre storie. Una giornalista televisiva parigina ritorna da una quasi-morte dal terrificante Tsunami di Sumatra. Un tempo conosciuto e stimato come sensitivo, un uomo di San Francisco cerca di dimenticarsi del suo dono distraendosi come può dividendosi tra il lavoro e i corsi di cucina. Una donna con problemi di dipendenza da droghe e madre di due gemelli a Londra è sotto mira degli assistenti sociali. In tre si ritroveranno a Londra... Clint Eastwood si interroga se esista qualcosa dopo la morte. Il vecchio leone consuma la sequenza dello tsunami in pochi istanti: a lui non interessa la spettacolarità della morte (altrimenti non si spiegherebbero gli effetti speciali tirati un po' via, e le dinamiche dell'onda anomala non rispettate nella messinscena che vede il mare ritirarsi e sferrare il colpo in un lasso temporale troppo breve) quanto la sua ineluttabilità. Come lo è del resto il Destino con la D maiuscola, frutto di Disegni superiori. Clint apre molte (troppe) parentesi ("L'Aldilà: la cospirazione del silenzio" argomento interessante) finendo con il lasciare molte notarelle stuzzicanti a margine pagina. Ma quando il film dovrebbe decollare, finisce, e molto resta solo abbozzato consegnando la sensazione di aver assistito sì ad un buon lavoro ma anche un certo senso di "incompiuto" che forse era poi davvero nelle intenzioni dell'autore. Del resto chi diceva che spiegare il senso della vita è il vero problema? Ultimamente, ogni nuovo lavoro del regista americano è salutato come un capolavoro. "Hereafter" non rientra nella categoria ma può essere comunque annoverato tra i suoi "minori" ugualmente apprezzabili (penso in particolare a "I Ponti di Madison County"). La lanciatissima Cécile de France e Matt Damon (è bene riconoscerlo: nel suo anno di grazia) sono funzionali al racconto. Nonostante la mano di Clint si senta, si affaccia un po' il buonismo conciliatorio. E difatti, chi troviamo come produttore esecutivo? [FB]

 

[ID] di C. EASTWOOD, CON M. DAMON, C. DE FRANCE, B. DALLAS HOWARD, DRAMA, USA, 2010, 124', 2.35:1