F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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EYES WIDE SHUT
UNA STORIA VERA
AMERICAN HISTORY X

BOYS DON'T CRY
TUTTO SU MIA MADRE
GARAGE OLIMPO
IL GIARDINO DELLE VERGINI...
RISORSE UMANE
FINO A PROVA CONTRARIA
MAN OF THE MOON
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"capolavoro di film che andrebbe proiettato nelle scuole"

 

 

Uscito dal carcere dov'era finito per eccesso di legittima difesa per aver ucciso due neri, un naziskin ha imparato dai suoi sbagli e vuole cambiare linea e condotta di vita. Per contro, il fratello minore, che l'ha idealizzato, sta seguendo pericolosamente le sue orme. Sarà difficile tenere la violenza lontana da lui... Capolavoro di film sull'intolleranza, bullismo, rabbia giovanile e razzismo, cattivi maestri ovunque: anche nei posti dove meno te li immagini (la famiglia). Tutti temi trattati con grande realismo, e poca, pochissima, ipocrisia. Si prenda il lungo flashback della famiglia riunita a tavola: un crescendo di drammaticità da applausi a scena aperta. La profondità di "American History X" sta tutto nella disputa bianchi e neri che si sposta su di un campetto di basket caricandosi di epicità: le ragioni alla base della nascita del malcontento che sfocia nella violenza vengono espresse chiare, lineari, comprensibili a tutti. Andrebbe proiettato nelle scuole questo film, inserito nei programmi scolastici (altro che "Gandhi" e "Arrivederci Ragazzi"!) e concretamente andrebbe a formare una coscienza decente alla futura "generazione X" ben più efficacemente di un corso intensivo di educazione civica. I flashback sono girati in livido bianco e nero artistico, reso ancora più elegante da ralenti veramente potenti, tutta la parte carceraria ha impatto pari ai migliori prison-movie, Edward Norton, uno dei più promettenti talenti della sua generazione (qualcuno può dirmi che fine ha fatto, oggi?) non è bravo, di più. Anche Edward Furlong nel ruolo del fratello minore è convincente in una storia dove le psicologie sono così bene esplorate al punto che si condividerà la sofferenza dei personaggi, nella loro ricerca di una felicità impossibile, di una doppia redenzione che avverrà non senza che sia mondata con il sangue. Ottima la regia di Tony Kaye che, sfortunatamente per noi, non saprà più ripetersi. [FB]

 

[ID] di T. KAYNE, CON E. NORTON E E. FURLONG, DRAMMATICO, USA, 1999, 114', 1.85:1